AG. BEHRAMI, Tornerà più forte di prima

05.04.2011 07:21 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: TMW
AG. BEHRAMI, Tornerà più forte di prima
FirenzeViola.it
© foto di Alessandro Beltrami

I suoi assistiti in serie A stanno dando un grande apporto alle loro rispettive squadre. Radja Nainggolan del Cagliari e Valon Behrami della Fiorentina che fermo ai box per un infortunio è pronto a ripartire, sono due piacevoli sorprese del campionato. Il primo, snobbato da tante squadre, si sta prendendo la sua rivincita con la casacca rossoblù. E Cellino, per non farselo scappare, gli ha rinnovato e adeguato il contratto. Behrami ha risvegliato la Fiorentina dal torpore in cui versava. Alessandro Beltrami, agente dello svizzero e del belga, ai microfoni di TuttoMercatoWeb parla dei suoi assistiti (Behrami, Nainggolan, Rossini e Berardi) ma anche degli altri talenti provenienti dalla terra degli orologiai che militano nel nostro campionato.

Beltrami, il suo Behrami è uno dei punti di forza della rigenerata Fiorentina. Peccato per l'infortunio.
"Sono contento per Valon, ma la Fiorentina è una squadra con dei valori. Behrami è entrato nel momento in cui la formazione viola ha recuperato giocatori importanti ed ha quindi dato il suo contributo. Certo, questo infortunio non ci voleva ma sono sicuro che Valon rientrerà presto più forte di prima e soprattutto ritroverà subito le bellissime sensazioni che ha avuto in tutte le partite con la maglia viola. Partite che lo hanno reso felice".

Palermo e Roma si staranno mordendo le mani.
"È una domanda che andrebbe posta alle due società. Per quanto riguarda la Roma, alla fine in entrata, non ha fatto movimenti a causa dei problemi economici ad eccezione di Borriello. Mentre il Palermo, al contrario del club giallorosso con cui c'era stato qualcosa, non si è mai fatto avanti in maniera concreta a parte qualche chiacchierata con l'ex direttore sportivo rosanero Walter Sabatini, grande estimatore di Valon".

Nainggolan è una delle rivelazioni del Cagliari ed è inevitabile che arrivino delle sirene di mercato. Cellino ha detto che è destinato al Real Madrid, il prossimo anno rimarrà in rossoblù?
"Le parole del Presidente fanno piacere e vogliono testimoniare che Radja sta facendo bene in una squadra forte e stracolma di ottimi calciatori. Per capire il valore dei giocatori sardi, basta vedere quanto di buono sta facendo Matri alla Juventus.
Radja si trova in un contesto che favorisce la sua crescita, l'allenatore sa dargli serenità e tranquillità. Deve ancora lavorare e crescere, ha fatto vedere qualcosa di importante e adesso arriva il difficile, ovvero mantenersi a certi livelli e alzare l'asticella partita dopo partita. Poi è supportato dai compagni.
Radja deve continuare a lavorare per terminare questa stagione nella maniera più positiva possibile e pensare a preparare la prossima, che potrebbe essere sia per lui che per la squadra una stagione importante. In questo momento il nostro Real Madrid si chiama Cagliari".

Giorni fa Bisoli ci ha raccontato che il Cagliari lo aveva messo sul mercato e che lui ha evitato la cessione.
"Bisoli è stato importante nella crescita di Radja perché dal primo giorno gli ha dato fiducia e ha creduto in questo ragazzo trasmettendo al gruppo la forza di aiutare un ragazzo giovane con grandi qualità. Poi i giocatori più esperti come Biondini, Cossu, Conti, Agostini, Lazzari hanno saputo aiutarlo anche fuori dal campo".

Nel nostro campionato ci sono tanti svizzeri. Ziegler per esempio, dalla Sampdoria potrebbe finire alla Lazio.
"Ziegler è uno dei terzini sinistri più importanti d'Europa. Chiunque lo prenderà farà sicuramente un buon acquisto. Mi dispiace per la stagione della Sampdoria che a partita con altre ambizioni, così come mi dispiace per Padalino che non ha trovato molto spazio, anche per colpa di un infortunio. Ma Marco è un calciatore forte che farebbe comodo a molte squadre".

Si aspettava questo mercato al ribasso da parte della Sampdoria? Sostituire Cassano e Pazzini con Macheda e Maccarone vuol dire ridimensionare le proprie ambizioni.
"Fare mercato a gennaio è difficile. La situazione di Cassano è chiara, legata a determinate situazioni. Per quanto riguarda Pazzini, basta mettersi nei panni delle società che vogliono accontentare un giocatore che ambisce a qualcosa di importante. Comunque Macheda e Maccarone sono due ottimi calciatori e sono sicuro che Cavasin porterà a termine il suo lavoro ".

Chi non sta entusiasmando, anche perché sta giocando poco, è Xavier Hochstrasser del Padova.
"Cambiare a gennaio, per uno svizzero, è difficile perché la pausa invernale è molto lunga. È arrivato l'ultimo giorno di mercato e non giocava dal 16 dicembre, quando è stato impiegato nella partita di Europa Cup contro il Getafe. Inoltre il giocatore ha trovato un Padova in un momento difficile dal punto di vista dei risultati e questo non lo ha aiutato. Xavier è un giocatore importante, che sta cercando di capire tatticamente come funziona il calcio italiano e sta imparando la lingua molto velocemente. Le sue qualità non si discutono e già in Cittadella-Padova ha dimostrato di poter stare in questo contesto. I compagni gli stanno dando una grande mano e poi dalla prossima stagione lo scopriremo al cento per cento".

Morganella, bocciato dal Palermo che lo ha mandato in prestito al Novara, sta disputando un buon campionato.
"Non penso che il Palermo lo abbia bocciato.

Il ragazzo aveva bisogno di giocare e Pasquale Sensibile è stato bravo a portarlo a Novara, così come è stato bravo il ragazzo a mettersi a disposizione. Però le qualità di Morganella le abbiamo viste con il Basilea. In quel ruolo può far parlare di sé in maniera importante. Penso che possa diventare un titolare del Palermo nei i prossimi anni".

Sempre in tema Palermo Pajtim Kasami, per il quale lei ha pronosticato un futuro importante, nelle ultime partite fatica a trovare spazio addirittura accomodandosi, alcune volte, in tribuna.
"Avevo detto che avrebbe fatto almeno quindici presenze e adesso è a dodici. Mancano ancora sette gare, sono vicino ai numeri che avevo pronosticato. Kasami è un ragazzo del '92 che è stato catapultato in modo veloce in un calcio molto importante. Prima delle partite al Bellinzona per qualche anno ha girovagato l'Europa e quindi credo che queste dodici presenze siano un buon inizio per lavorare in vista della prossima stagione. Non so quanti giocatori del '92, in Italia, stiano giocando in serie A".


Dzemaili è uno dei leader del Parma.
"A me piace molto. È stato sfortunato nella sua carriera perché ha avuto degli infortuni che lo hanno penalizzato. Può dare qualcosa di importante alla Svizzera e al Parma dove sta facendo molto bene e può puntare ad una realtà più importante".

A Udine uno dei punti cardine della squadra è Gokhan Inler. Il suo procuratore, Dino Lamberti, ha detto di non volerne più sapere del Napoli. Come lo vedrebbe in azzurro e quale futuro prevede per lui?
"Inler è un giocatore forte. Dino è un amico ma non so cosa farà e non giudico le sue affermazioni. Credo che il giocatore meriti una vetrina europea, vetrina che gli darà il prossimo anno l'Udinese e a questo punto, secondo me, il calciatore potrebbe pensare di rimanere in Friuli anche la prossima stagione".

Von Bergen s'è ritagliato il suo spazio a Cesena, così come fatto Fernandes al Chievo.
"Steve è un giocatore applicato che fa della concentrazione e della determinazione la sua forza. L'esperienza accumulata in Germania e al Mondiale in Sudafrica gli ha sicuramente facilitato l'inserimento in squadra. Per il Cesena è stata una buona operazione e penso che il calciatore possa avere un certo tipo di mercato. Fernandes si è subito conquistato il posto in squadra dove ha un ruolo molto importante e grazie alla sua generosità è entrato nel cuore dei tifosi. Il Chievo lo riscatterà sicuramente pensando poi ad una possibile cessione".


A Brescia il suo Berardi sta facendo bene e anche Daprela' nonostante stia giocando poco, ha comunque fatto vedere buone qualità.
"Per Gaetano sono molto felice, perché in pochi ci credevano e in due anni di B ha collezionato più di cinquanta presenze e - quest'anno - in serie A già venti tutte da titolare. Si tratta di un '88 che ha ancora margini di crescita. A giugno sarà impegnato agli europei Under 21 e dopo entrerà sicuramente nei quadri della nazionale maggiore come alternativa a destra o a sinistra a Lichsteiner e Ziegler. Daprela' tutte le volte che è stato chiamato in causa ha fatto delle buone partite. È un ragazzo del '91 con ottime prospettive e il Brescia ha fatto una buona operazione prelevandolo dal West Ham, Semeraro che è il suo procuratore avrà sicuramente ricevuto qualche chiamata".

A gennaio Rossini dalla Sampdoria è tornato al Sassuolo, dove sta facendo bene.
"Jonny a Sassuolo sta ripetendo quanto di buono aveva fatto l'anno scorso, ma le sue qualità non erano in discussione. Aveva bisogno di continuità sia in funzione dell'Europeo Under '21. sia per dare modo alla Sampdoria e all'Udinese, che detengono il suo cartellino, di valutarlo per decidere se puntare su di lui il prossimo anno".

Nel suo futuro vede più Sampdoria o Udinese?
"Sicuramente è un calciatore che può giocare in serie A perché ha caratteristiche importanti: forza, velocità, gioco aereo e tecnica per far ripartire l'azione. Ora non saprei dire se andrà all'Udinese o alla Sampdoria, ma ha comunque molti estimatori anche all'estero in virtù delle sue ottime prestazioni con l'Under 21 svizzera, senza dimenticare che ha già esordito con la nazionale maggiore. C'è una compartecipazione e si vedrà più avanti".


Stocker e Shaqiri vengono spesso accostati al campionato italiano.
"Stocker ha grandi qualità tecniche. Deve crescere nella forza e metterci un po' più di personalità, perché è in grado di decidere le partite. Credo che, come Shaqiri, sia destinato al campionato tedesco. In Svizzera ci sono tanti giocatori interessanti, ma forse pochi di questi verranno in Italia".

Da tifoso dell'Inter, cosa si aspetta dai nerazzurri in Champions dopo la sconfitta in campionato contro il Milan?
"Da interista mi aspetto come sempre una prestazione all'altezza dei valori che l'Inter può mettere in campo, poi nel calcio si vince e si perde e spesso, come si dice sempre, per episodi. Se Eto'o allo scadere del primo tempo avesse pareggiato si sarebbe parlato di un'altra partita.
Tornando all'impegno di Champions League, credo che l'Inter sia favorita.
Per quanto riguarda lo Schalke, mi dispiace per l'infortunio occorso a Mario Gavranovic, un ragazzo svizzero cresciuto in Ticino che, oltre ad aver regalato con il suo goal a Valencia la qualificazione allo Schalke, ha recentemente esordito anche nella Nazionale maggiore. Credo non recuperi in vista della partita di San Siro e ammetto che mi avrebbe fatto piacere vederlo in campo".