AD CATANIA, Fiorentina vicina al livello della Roma
Ecco l'intervista a Pietro Lo Monaco, Amministratore Delegato del Catania, prossima avversario della squadra viola.
Che Fiorentina si aspetta di vedere domenica a Catania?
Per noi è una partita difficilissima perchè arriva una squadra che vedo solo leggermente inferiore alla Roma, ma ha quasi raggiunto il suo livello. Gioca un ottimo calcio, ha dei giocatori bravissimi, ha fatto bene a puntare sui giovani e poi ha uno dei migliori allenatori italiani, Prandelli.
Il Catania quali armi può opporre?
Noi dobbiamo contare sul nostro collettivo, sulla voglia di fare bene e tenere i ritmi alti, sperando di riuscire a scardinare la difesa degli avversari. Non dimentichiamoci che i nostri punti salvezza passano dalle partite casalinghe.
Il ritorno al Massimino può essere utile per la vostra stagione regalandovi qualche punto in più?
Sicuramente, come detto prima, noi dobbiamo cercare di fare risultato tra le nostre mura. Vogliamo coltivare il sogno di restare in A. Questo ci sarà utile per costruire il nostro centro sportivo, dove abbiamo già acquistato i terreni nei pressi di Massannunziata dove ci alleniamo ora.
I lati positivi e negativi della Fiorentina?
Francamente lati deboli non ne vedo, se non che la difesa deve ancora essere registrata al meglio, ma arriverà anche questo, impossibile non avere difetti, li ha anche la Roma che in questo momento è stratosferica. Per il resto ribadisco che i tanti giocatori giovani e di valore, su tutti cito Pazzini e Montolivo, fanno di questa squadra un grande organico che diverte e mette in campo una buona tecnica.
Chi toglierebbe alla Fiorentina?
Mutu è senza dubbio straordinario, uno che può fare la differenza anche ad alti livelli.
Lei in estate aveva dato le dimissioni, poi ritirate, cos'è successo?
Le dimisisoni le ho date e non cambio idea, ma visto che resto legato fortemente al Catania ho accettato di restare al mio posto fino a che non viene trovato un sostituto all'altezza.
Come sono nate queste dimissioni?
Sono nel calcio da oltre trent'anni, conosco molto bene questo ambiente, ho fatto tutte le categorie, dai dilettanti alla A, i fatti successi l'anno scorso (dove perse la vita Raciti ndr), mi hanno fatto prendere questa decisione. Certi episodi restano assolutamente senza spiegazione e fanno male a chi ama il calcio come me. Abbiamo faticato tantissimo per mantenere la categoria, non è stato semplice. Credo che ormai nel calcio certe cose non cambieranno mai.
Dunque lei è pessimista sul fatto che la spaccatura in Lega porti a dei rinnovamenti?
Non cambierà nulla. Io sono stato Consigliere per la serie B, è sempre regnato il caos e non vedo possibilità che le cose mutino in meglio.
Però i diritti collettivi tv possono cambiare qualcosa?
La questione è in mano allo Stato che deve cercare di fare leggi adeguate dove regni l'equilibrio. E' giusto che le squadre italiane che esaltano il nostro calcio in Europa abbiano dei dividendi adeguati, ma è anche corretto che le altre società possano competere, questo renderà il campionato più equilibrato e senza dubbio più bello ed interessante.
La squalifica di un mese a Baldini l'ha ritenuta equa?
Direi di sì, Baldini ha sbagliato in quell'occasione e ha chiesto scusa, ma da sempre è riconosciuto come un grande professionista e un uomo sensibile. Il suo è stato un gesto che abbiamo preferito tenere isolato ed emarginarlo perchè non si prestasse troppo all'immaginario collettivo.