JORGENSEN A FV, VIOLA, PRENDITI IL TERZO POSTO
Al Franchi per Fiorentina-Inter domani sera ci sarà un ex viola molto amato a Firenze, Martin Jorgensen, nel capoluogo toscano per una settimana di vacanza con la famiglia.
Che partita si aspetta?
"Ho visto l'Inter due settimane fa nel derby e non ho visto una squadra brillante e compatta, che dipende molto dalle giocate dei singoli, perciò la Fiorentina ha buone possibilità di batterla se gioca come fatto finora anche se so che c'è un po' di malcontento dopo la campagna acquisti. Però lo scetticismo c'era anche alla fine del mercato estivo eppure la Fiorentina finora ha fatto bene. La squadra viola non sarà da scudetto ma il terzo posto è alla sua portata, deve solo andare a prenderlo".
Le piace Sousa?
"Visto da fuori sta facendo un ottimo lavoro, al suo primo anno in Italia con una squadra nuova e in un ambiente esigente".
Al pubblico cosa si sente di dire?
"Di stare calmo, so che quello di Firenze è un tifo caloroso e appassionato che sta sempre vicino alla squadra e deve continuare a farlo, sostenendo anche la società perché ormai è tardi per il mercato, quello che è fatto è fatto e la polemica non porta a niente".
Quando giocava a Firenze questa differenza di affezione da parte dei tifosi alla squadra e alla società si percepiva?
"Devo dire di no, si stava bene tutti insieme, erano sostenuti anche i presidenti. I Della Valle tra l'altro ci stavano vicino, Andrea veniva sempre nello spogliatoio, anche quando si perdeva perché ci teneva molto. Forse il rapporto è peggiorato dopo ma io non credo che tengano la squadra solo per hobby, penso invece che ci tengano a fare bene e a vincere, portando avanti un progetto appunto vincente ma, visto che è quello che vogliono tutti i presidenti di calcio, non è così facile riuscire ad ottenere dei trofei. Dopo un po' di anni credo sia normale per la società pensare di aver speso fin troppo e per i tifosi troppo poco. Solo Barcellona e Bayern credo non abbiano questo tipo di problema visto quanto vincono".
Lei che rapporto ha mantenuto con Firenze e con la Fiorentina?
"Buono visto che almeno una volta l'anno sento il bisogno di tornarci. Anche stavolta mi fermerò una settimana per vedere la città, gli amici e la squadra. Di quel gruppo c'è solo Pasqual oltre a Ripa, a Mencucci che ogni tanto sento e a quelli che ci lavorano ma sono molto legato alla Fiorentina dove ho trovato un gruppo molto unito. Forse al momento non ce ne rendevamo conto ma a distanza di tempo credo che tutti noi ci siamo resi conto che quel gruppo era unico, introvabile prima e dopo quell'esperienza. Sono stati 3-4 anni straordinari quelli".
Lei è stato testimonial della Fiorentina in occasione di un sorteggio, poi non ha avuto altri contatti?
"Pescai il Siviglia, perciò non portai troppo bene forse per questo non mi hanno più chiamato" ride mentre lo racconta e spiega "dopo un periodo in federazione con il ct Olsen ora lavoro per la tv danese ed anche martedì andrò a Parigi per commentare il PSG poi spero di godermi Fiorentina-Tottenham. Per il resto ho fatto già due livelli del corso di tecnico ed ho iniziato ad allenare i bambini della mia ex squadra".
Le piacerebbe allenare un giorno la Fiorentina?
"Certo, ma primo mi devono chiamare e secondo essendo all'inizio chissà se dimostrerò di averne le capacità".
Da esperto di Europa League, quante chance ha la Fiorentina con il Tottenham?
"Direi 50 e 50, il Tottenham è secondo è vero ma il livello della Premier si è abbassato perché sono mancate le big ed anche gli Spurs peccano di continuità e sono pieni di giovani. Se davanti gli levi Keane gli togli quasi tutto. Poi la Fiorentina ha già battuto il Tottenham no? Incide anche questo. Comunque credo che saranno due belle sfide".
Oltre alla Roma, il Milan visto nel derby può rientrare tra concorrenti per il terzo posto?
"Certo, ho visto un Milan più squadra dell'Inter ma bisogna stare attenti ad entrambi perché la piazza milanese è abituata a vincere e i giocatori sono messi sotto pressione perciò utilizzeranno fino alle ultime energie per provarci". Infine stasera c'è Juve-Napoli, è già decisiva per lo scudetto? "No, ma se vince il Napoli guadagna un buon vantaggio per la vittoria finale".