VOGLIA DI VIOLA, SPERANZA TONI. E SE ANCHE GUARDIOLA HA ELOGIATO MONTELLA...
Diciamoci la verità. In tanti a Firenze sognano una vittoria con il Catania con un gol decisivo di Luca Toni. Nel calcio, tra i tifosi, l’aspetto romantico ha sempre un valore profondo e allora perché non provare per un attimo a sognare di rivedere subito l’attaccante modenese in rete, esultando con la mano protesa all’orecchio come nei tempi migliori? Basterà non illudersi che possa ripetere le gesta di sei anni fa, ma intanto proprio ora c’è un particolare da sfruttare. Parlando in questi giorni sempre con Eugenio Fascetti (mi abbevero spesso alla sua fonte), il tecnico viareggino sosteneva come in fondo sarebbe opportuno gettare subito nella mischia Toni, per provare a sfruttare l’entusiasmo suo e quello che può regalare ai compagni e all’ambiente. Poi magari tra due tre partite potrebbe avere anche un calo fisiologico, ma adesso l’adrenalina che Toni ha addosso può essere un’arma decisiva nella corsa alla vittoria.
Due settimane senza calcio hanno acuito la voglia di tornare allo stadio: non a caso oggi sono attese quasi 25mila persone al Franchi. Tra l’altro le prime due gare hanno certificato che dal punto di vista del gioco la Fiorentina può regalare davvero divertimento e coinvolgimento al pubblico. Dal lavoro di Montella è rimasto colpito già l’anno passato niente meno che Pep Guardiola, che in un’intervista prima della sfida in Champions con il Milan lodò pubblicamente il Catania all’epoca allenato dall’Aeroplanino. Un complimento da incorniciare, ma che evidentemente – alla luce di quanto fatto vedere fin qui anche a Firenze – nasceva dalla assoluta convinzione di aver visto una squadra votata al gioco. Attenzione però ai siciliani: la squadra è la stessa rispetto all’anno passato con l’unica novità rappresentata da Luca Castro, altro sudamericano di ottimo valore. In molti sottolineano la pericolosità di Bergessio, da tenere sotto controllo ancor più di Gomez. Lo stesso Montella l’anno passato non esitò a definirlo insostituibile per suo il gioco, sottolineandone anche l’altruismo. C’è chi sostiene che i giocatori del Catania – proprio perché sono gli stessi rispetto all’anno scorso – possano essere avvantaggiati poiché conoscono i segreti del gioco di Montella. Verissimo, ma conoscono pochissimo i giocatori viola, quasi tutti nuovi e molti provenienti da campionati esteri. L’imperativo come sempre è vincere. Ma stavolta i tre punti sarebbero il carburante necessario per affrontare con discreta fiducia le due prossime partite con Parma e Juve, oltre che per far restare il sorriso ai tifosi della Fiorentina. Se poi segna anche Toni…
Lorenzo Marucci