CENTO MILIONI PRONTI PER IL MERCATO. VLAHOVIC HA DECISO: RESTA. TUTTI I NOMI DEI GIOCATORI IN VENDITA. POCHI I CONFERMATI. I DUBBI SU DRAGOWSKI E RIBERY. VENERDÌ PRIMO VERTICE GATTUSO-SOCIETÀ. IN ARRIVO GORETTI. DAINELLI AI SALUTI
Cento milioni per cambiare faccia alla Fiorentina. E’ una cifra importante quella che avranno a disposizione gli uomini-mercato viola per dare a Gattuso una squadra il più possibile vicina al suo calcio fatto di grinta e corsa, ma anche ricco di qualità e tecnica. In arrivo tanti piedi buoni, calciatori capaci di giocare palla a terra con grande velocità, di fare possesso o verticalizzare a seconda delle situazione. Ci aspetta un calcio moderno e giochista per far divertire il Popolo Viola nell’anno del rilancio, è questa l’idea di Rino Gattuso.
Ma da dove arriveranno questi cento milioni?
Dal mercato, dai tanti giocatori in uscita che non fanno parte della lista dei confermati dal nuovo tecnico. Giocatori che a Firenze non hanno fatto benissimo in questi anni, ma conservano valore e appeal a dimostrazione che è stata la squadra nel suo complesso a non funzionare.
Ma chi sono i partenti?
Cerchiamo di capire, reparto per reparto, partendo dalla rosa della scorsa stagione.
La difesa dovrà essere cambiata moltissimo. Barreca e Malcuit hanno già salutato, ma erano prestiti. Maxi Olivera ha finito il contratto. Saranno quasi sicuramente confermati Quarta, Igor e Venuti. In vendita ci sono Pezzella e Lirola, probabilmente anche Biraghi che ha corsa, ma non piedi propriamente delicati e il cross non è un’arma delle squadre di Gattuso. Bene. Questi tre giocatori, uno per l’altro, in base alle valutazioni di Transfermarkt, possono portare nelle casse della Fiorentina una cifra vicina ai 25-30 milioni di euro.
Passiamo al centrocampo. Valero e Eysseric hanno salutato. Confermatissimi Castrovilli e Bonaventura, Gattuso valuterà personalmente Amrabat e Duncan. Sicuramente sul mercato Saponara e Pulgar un regista troppo difensivo per il calcio di Rino. In uscita anche il giovane mistero Montiel. Da questi tre si possono incassare una quindicina di milioni? Possibile.
Quindi 25-30 dei difensori ai quali dobbiamo sommare questi quindici dei centrocampisti.
Passiamo all’attacco. Per Callejon e Kokorin sarà il nuovo allenatore a dire, a tempo debito, se li vede dentro il suo progetto. Su Ribery sarà invece presa una decisione al più presto. Sicuramente andrà via Kouamè, un contropiedista e quindi non adatto. Valutazione attorno ai tredici-quindici milioni.
Sommiamo i 25-30 dei difensori, i quindici di centrocampisti con questi quindici degli attaccanti e siamo fra 55 e 60 milioni. Per stare con i piedi per terra. Non è finita.
In questa sessione di mercato, dal prestito di Chiesa arriveranno sette milioni più bonus per il prestito del secondo anno che fanno spostare il “gruzzolo” in avanti, dai sessanta ai sessantacinque milioni o giù di li.
Ho tenuto apposta fuori dal ragionamento Dragowski e Milenkovic. Il difensore che ha molto mercato mercato, è valutato 25 milioni sempre da Transfermarkt. Gattuso vuole parlargli personalmente, cercherà di convincerlo a restare, ci sarà un incontro anche con Ramadani e vedremo. Se dovesse insistere per andare, ai 60-65 dovremmo aggiungere questi 25 e siamo fra gli 85 e i 90.
Veniamo a Dragowski. Il calcio gattusiano contempla un portiere che giochi bene con i piedi e il polacco non è il massimo. Probabilmente Gattuso lo valuterà in ritiro, cercherà di capire se i piedi si possono abituare, se può crescere anche nel giocare. In caso contrario la sua valutazione è di circa 15 milioni.
Come si vede siamo così arrivati a quella cifra altissima e oltre, a quel budget di circa cento milioni che Barone e Pradè avranno in gestione per fare mercato. Senza contare che, probabilmente, il presidente Commisso potrebbe decidere di immettere altro denaro anche se, come sappiamo, il fatturato è in calo e serve grande attenzione a tenere i bilanci in linea con i regolamenti.
Però Rocco ha voglia di grande Fiorentina, anche per questo Gattuso ha accettato la sfida.
Ora qualcuno obietterà che trattasi di cento milioni virtuali, non sono in tasca, perché tutte le società pagano con rate lunghe, in due o tre anni, e questo è vero. E’ altrettanto vero però che la Fiorentina adotterà la stessa strategia comprando, il mercato in tempo di crisi funziona soprattutto così, con le dilazioni, i pagherò e i prestiti con diritti o possibilità.
E’ chiaro che serviranno le idee, andranno individuati rapidamente gli obiettivi perseguibili, ma con il mercato che si prospetta, molte delle grandi in crisi, con rose da sfoltire e Mendes, il numero uno dei procuratori europei come alleato, forse sarà più facile degli anni scorsi.
Inoltre ricordiamo che Gattuso ha un grande appeal fra i giovani calciatori, per la sua storia, per il suo carisma e perché tutti quelli che hanno lavorato con lui ne parlano benissimo.
Non ripeto ciò che ho già scritto nelle ultime settimane sull’importanza di avere un allenatore come Gattuso, se ha accettato questa piazza è il garante dell’operazione rilancio e anche uno stimolo per la volontà di Rocco di cambiare passo.
Commisso ha messo in panchina un campione del mondo, un suo idolo, calabrese come lui: il massimo. E infatti il clima che è già decisamente cambiato, si torna a respirare quell’aria positiva di due anni fa, poi naturalmente serviranno i fatti, ma le premesse contano.
Possiamo dire che il prossimo sarà l’anno zero dell’era Commisso? Diciamolo e speriamolo.
Intanto però mi pare di avere individuato l’aria nuova anche nelle parole di Dusan Vlahovic un ragazzo molto maturo in rapporto alla sua età. In una intervista in Serbia, come sapete, ha detto che resterà alla Fiorentina e questo non è poco. E’ la prima volta che lo dice così chiaramente, non sono risposte di circostanza, a un giornale del suo Paese avrebbe potuto dire anche altre cose.
Lo spingono, secondo quello che abbiamo capito, proprio la presenza di Gattuso, un grande motivatore, un allenatore che tira fuori tutto dai suoi giocatori e Dusan si trova a suo agio con gente così. Probabilmente i due si sono già parlati e il serbo ha capito che per come gioca Gattuso il centroavanti è destinato a essere al centro della manovra, la sua vena realizzativa sarà alimentata dai movimenti della squadra. Soprattutto però, nella sua voglia di diventare campione, Vlahovic ha dato ragione a chi gli consigliava di restare a Firenze ancora per un po’ per consolidarsi, per migliorare ancora, per crescere come giocatore e come persona, fare l’ultimo step per poi andare via al momento giusto. In fondo ha soltanto 21 anni e il tempo per sfondare verrà. La costruzione di una nuova Fiorentina più forte e l’amore che questa città e questi tifosi non gli hanno mai fatto mancare saranno d’aiuto nella scelta.
Dunque, rinnoverà?
I lavori sono in corso da giorni, come detto si ragiona attorno a tre milioni di ingaggio e bonus, con una clausola rescissoria importante. Ma anche se non dovesse firmare abbiamo già scritto tante volte che Rocco lo terrebbe comunque e anche questo Gattuso sapeva quando ha accettato la panchina viola. Se poi firma, tutti più sereni.
Ma quando inizierà il mercato?
Come sempre ci sarà da divertirsi, ma questo fa parte del gioco. Ne ho già viste di belle, altre di bellissime come quella di Jorginho neo campione d’Europa, leader della Nazionale, pronto a vestire la maglia viola, fuori dall’Europa, fuori da tutto. C’è da giocare qualche numero al Lotto…
Ma il problema non è Jorginho, il problema è che ancora non è successo e non sta succedendo niente. Come sappiamo Barone è tornato dalla famiglia negli USA, Pradè e Gattuso si sono presi una settimana di riposo. D’aria, mi verrebbe da dire.
Si ritroveranno con tutta probabilità venerdì prossimo a Firenze per il vero primo summit operativo. Si farà l’elenco dei pochi confermatissimi (li abbiamo già scritti), della lunga lista dei cedibili e di quelli rivedibili.
Soprattutto si metteranno nero su bianco tutte le esigenze del tecnico, si cominceranno a inserire nomi e cognomi nelle caselle vuote per essere pronti a chiudere le prime operazioni già a inizio luglio.
Ovvio che dei nomi circolino già. Per la porta facile pensare a Ospina fedelissimo di Rino, e poi Consigli scuola De Zerbi che con i piedi ci sa fare. Serviranno esterni forti in difesa (Hysaj) e nel trio d’attacco (Politano?). Sicuramente un regista e un difensore centrale capace di guidare la difesa. Ma Gattuso con la sua maniacalità perfezionistica (due positività) ha già in mente molti nomi e sa come arrivarci. Vuole anche giovani di prospettiva, gente che abbia fame, come detto mille volte non pretende campioni ma giocatori funzionali al suo modo di intendere il calcio, il gruppo e lo spogliatoio. Lavoro duro e regole ferree per centrare gli obiettivi: questa è la sua storia da sempre.
Fra le posizioni da definire, oltre a quelle di Dragowski e Milenkovic già analizzate, restano Caceres e soprattutto Ribery entrambi in scadenza. Sul difensore la sensazione è che possa partire, per il francese si cercherà di capire il suo utilizzo in una rotazione. Messe da parte le fantasie di una sorta di aiuto in panchina per Gattuso (ha il suo staff numeroso e conta quello), Ribery deve decidere se pretendere ancora il ruolo da titolare o ritagliarsi uno spazio diverso, tipo “ciliegina” per capirsi. Ma non ci saranno problemi, il suo procuratore Davide Lippi è anche suo amico e ancora di più amico di Rino Gattuso. Troveranno la soluzione più giusta per tutti.
Qualche movimento è atteso anche in società. Entro fine mese, probabilmente per averlo attivo dal primo luglio, è possibile l’ingaggio di Goretti come braccio operativo di Pradè. Forse il rinnovo del direttore sportivo e il nuovo ingresso saranno annunciati assieme. Forse.
Sembra sicuro, invece, che alla presentazione di Gattuso interverrà anche Rocco Commisso. Il suo contratto scade il 30 giugno, per come si sono lasciati (da mesi) non credo che De Laurentiis concederà deroghe. Non credo, per evitare, che neppure Rino voglia chiedere favori al suo ex presidente. Quindi posizioniamo l’evento-Gattuso a inizio luglio, perché evento sarà.
A proposito di cambiamenti, dovrebbe lasciare la Fiorentina il direttore tecnico Dainelli al quale era stata proposta la possibilità di allenare una squadra giovanile della Viola, forse l’Under 15, già oltre un mese fa, ma avrebbe rifiutato. La proposta rifatta nei giorni scorsi avrebbe portato alla rottura. In scadenza anche il contratto di Antognoni che, almeno a quanto sembra, sarà comunque riconfermato forse con un cambiamento di mansioni. Vedremo quali.