VENDERLI O NON VENDERLI?

07.10.2010 00:00 di  Marco Gori   vedi letture
VENDERLI O NON VENDERLI?
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

E riecco spuntare le voci di cessioni eccellenti: dopo Ljajic –di cui, guarda caso, tutti sembrano ora essersi dimenticati- l’Inter starebbe puntando nuovamente i fari su Juan Manuel Vargas, mentre per Gilardino ci sarebbe un rinato interesse da parte della "Vecchia Signora". Non vogliamo soffermarci troppo sull’attendibilità o meno di certe notizie: come dicemmo in occasione delle voci sul giovane trequartista serbo, l’opera di sondaggio da parte dei grossi club dura 365 giorni all’anno, mentre per quanto riguarda i movimenti di mercato in senso stretto i tempi non sono ancora maturi. E stavolta non si parla nemmeno di giovani da scoprire. Vogliamo parlare piuttosto della convenienza che avrebbe la Fiorentina nell’effettuare certe operazioni. Se vuoi agire bene sul mercato devi muoverti un po’ come un agente di borsa, ovvero comprare delle azioni quando sono in ribasso e cederle nonappena riprendono quota. In questo senso l’acquisto di Gilardino è stato un vero affare, quello di Vargas un po’ meno. Viceversa, una cessione del bomber biellese avrebbe fruttato bene fino al gennaio scorso, quella del Peruviano fino all’ultima sessione di mercato. Per quanto riguarda “il Gila”, una notizia che possiamo confermare è che poco più di un anno fa, nell’estate del 2009, i dirigenti del Lione si presentarono a Firenze con un’offerta decisamente interessante ma che fu rifiutata dal club viola. Possiamo dire che la cifra proposta dai Francesi era ampiamente superiore a quella versata l’anno precedente dalla Fiorentina al Milan e non troppo inferiore a quella per cui la società gigliata avrebbe accettato di sacrificare il proprio bomber; a questo punto ci chiediamo: quanto può valere oggi Gilardino? Ha ragione il cronista piemontese nell'ipotizzare che la Juventus potrebbe aver fiutato l’affare, ma dimentica che Pantaleo Corvino -nonostante certi errori che può aver commesso negli ultimi tempi, di cui, ripetiamo, non ha a nostro avviso nemmeno tutta la responsabilità- non ha certo l’anello al naso; anzi, quando arriva il momento di trattare è un osso molto duro, forse anche troppo. In altri termini una cessione di Gilardino nella prossima sessione di mercato non sarebbe, allo stato attuale delle cose, un’operazione conveniente per la Fiorentina, almeno dal punto di vista finanziario.

Potrebbe essere un’operazione inevitabile qualora il rapporto tra il giocatore e Firenze stesse volgendo verso un insanabile deterioramento, ma, per lo stesso Gilardino, sarebbe Torino sponda bianconera la piazza giusta per rilanciarsi? Diverso il discorso relativo a Juan Manuel Vargas: qui si ha la sensazione che nei mesi scorsi il giocatore sia stato davvero vicino a lasciare Firenze, e che, nonostante neanche lui stia vivendo un gran momento, qualcosa di interessante possa accadere anche a breve. Il Peruviano è innanzitutto aiutato dal ruolo che ricopre: un bomber che non segna sale subito alla ribalta della cronaca e le sue quotazioni calano rapidamente, un esterno che rallenta leggermente nella corsa e crossa un po’ peggio lo si nota di meno, soprattutto fuori da Firenze. In più abbiamo la sensazione che Vargas sia molto abile a metterci del suo “nascondendosi”. Certo, anche in questo caso sarebbe assai difficile ottenere i 25 e passa milioni che pare la società viola richiedesse l’estate scorsa, ma per qualcosa di meno forse l’affare potrebbe andare in porto. In sintesi, un Gilardino demotivato è un giocatore da rigenerare ad ogni costo, anche in vista di una futura cessione, vendere a breve un Vargas svogliato, magari non a cifre astronomiche ma sicuramente realizzando una plusvalenza, potrebbe alla fine anche convenire. E’ a questo punto d’uopo una postilla: se è già impresa ardua capire le dinamiche di una società, ancora più difficile è entrare nella testa di un giocatore, anche se ci proviamo, facendo del nostro meglio. C’è poi ovviamente da tener conto dell’impatto che certe operazioni avrebbero sia dal punto di vista tecnico che da quello dei rapporti tra società e tifosi. Ma di questo ne parleremo nella prossima puntata.