PRIMA DI PARTIRE PER UN LUNGO VIAGGIO
Giornata strana quella di ieri riguardo al mercato della Fiorentina. Si torna a parlare di possibili colpi da parte di Pantaleo Corvino in Brasile e, allo stesso tempo, giungono voci che vorrebbero il ds viola in procinto di lasciare Firenze. C'è qualcosa che non quadra..Andiamo per gradi: che la squadra gigliata abbia urgente bisogno di rinforzi è innegabile, che la posizione del dirigente salentino non sia più solida come un tempo pare più che un'ipotesi. Come si possono quindi coniugare le due cose, visto che le fonti da cui provengono entrambe le notizie sono più che attendibili? Abbiamo sottolineato più volte come la questione del rinnovo di Corvino sia un elemento cruciale per quanto riguarda il futuro della Fiorentina, e che, se dovrà esserci una rottura, sarà bene che essa si consumi in fretta e senza polemiche, a differenza di quanto avvenuto con Cesare Prandelli. Ma, come fa notare uno degli ipotetici papabili alla successione del "mago di Vernole", Pierpaolo Marino, "il mercato dei direttori sportivi inizia tra gennaio e marzo". Il rischio del pastrocchio è enorme. Siamo sicuri che anche un Corvino in odore di dimissioni potrebbe regalare ai tifosi viola qualche gioia, sia perché si tratta di un grande professionista, sia perché potrebbe voler dare il proprio addio a Firenze andando a colpire un bersaglio che fino ad ora ha mancato o colpito di striscio, ovvero il mercato sudamericano.
Ma si tratterebbe con tutta probabilità di un acquisto di prospettiva, ovvero di un investimento anche per il futuro. E il futuro della Fiorentina è al momento estremamente incerto. Giampaolo Pazzini e Valeri Bojiov, quando furono acquistati dalla Fiorentina, erano giocatori di grande prospettiva, e in effetti ora stanno dimostrando tutto il loro valore, ma non erano elementi adatti a quello che sarebbe stato il tecnico della squadra viola negli anni successivi. Ripetiamo, non ci stupiremmo nel vedere Corvino mettere a segno un grande colpo e poi lasciare Firenze. Ma sarebbe questo il bene della Fiorentina? Una squadra che ancora non sa da chi sarà guidata, non tra un anno, ma tra due settimane? Come ha detto lo stesso Corvino, tutte le strade portano a Roma, che si prenda l'autostrada o una via che uno considera più comoda. E il problema è sempre lo stesso: alla Fiorentina manca un'organigramma da grande club, e manca soprattutto un capo. Senza un coordinamento costante, senza il rispetto di gerarchie ben definite e, soprattutto, senza chiarezza sul presente e sul futuro, si va verso un inevitabile "Muoia Sansone con tutti i Filistei".