MOLTO RUMORE PER NULLA?

22.10.2010 00:00 di  Marco Gori   vedi letture
MOLTO RUMORE PER NULLA?
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

...oppure much ado about nothing, tanto per citare il grande Shakespeare? Dopo aver sottolineato a più riprese come la questione del rinnovo di Pantaleo Corvino fosse cruciale per il futuro della Fiorentina, ora ci troviamo davanti addirittura ad un comunicato ufficiale in cui viene annunciato che il contratto del ds viola è già stato "a suo tempo" esteso fino al 2012. Ed ora che succede? Tutti felici e contenti e noi poveri cronisti cornuti e mazziati? Lo diciamo senza alcuna ipocrisia: ci metteremmo volentieri la firma. Però ci resta davvero difficile considerare tale questione un capitolo chiuso. Non è infatti passato nemmeno un mese da quando lo stesso dirigente salentino dichiarò: "Non so dove sarò l'anno prossimo, ma è un problema che non mi sono mai posto". E, ripetiamo, le voci su un suo possibile addio sorte nei giorni scorsi ci risultano provenienti da fonti alquanto attendibili. In questo articolo non prenderemo alcuna posizione, esprimeremo solo un auspicio, ma non subito. Prima vogliamo cercare di capire ciò che è successo. Che Pantaleo Corvino sia stato abile a nascondersi come lo è stato spesso quando si è trattato di mettere a segno dei colpi di mercato? Possibile.

Che quel "a suo tempo" si riferisca in realtà a qualcosa accaduto in tempi assai più recenti di quanto si voglia far credere? Anche questa è un'ipotesi da prendere in considerazione. Ovviamente verrebbe da chiedersi se in tal caso tale decisione sia stata presa con convinzione o soltanto per eliminare, almeno temporaneamente, un argomento spinoso in un momento particolarmente difficile per la Fiorentina. Anche in quest'ultimo caso si tratterebbe di una mossa assolutamente non deprecabile. Molto machiavellica, ma sicuramente da non condannare. L'auspicio, invece, resta sempre lo stesso, ovvero che sul futuro di Pantaleo Corvino ci sia veramente chiarezza; poco importa se nella testa dei tifosi e dei cronisti resterà il tarlo del dubbio. Quello che conta è il bene della Fiorentina, e, di conseguenza, che chi ne tiene le redini sappia esattamente come comportarsi con chi, nel bene e nel male, in questo momento rappresenta la Fiorentina più di ogni altra persona.