MISTERI ROMANO-BALCANICI
Non conosciamo Tancredi Palmeri. Ma se scrive per uno dei più seri e autorevoli quotidiani sportivi del nostro Paese, un motivo ci sarà. Quotidiano, tra l’altro, che ci risulta essere ben informato sulle vicende della Fiorentina. Per cui quel “non so se resto, a giugno vedremo” pronunciato da Adem Ljajic va tenuto in seria considerazione. Soprattutto alla luce dei successivi sviluppi. Conosciamo infatti bene il Prof. Giorgio Parretti, e se ai nostri microfoni dichiara che il proprio assistito è stato ingannato dalle sfumature della lingua italiana non abbiamo motivo per non credergli, visto lo spessore morale e la serietà del nostro interlocutore. La cosa sarebbe quindi potuta finire tranquillamente lì, anche se ci pare strano il mancato intervento da parte dell’ufficio stampa della Fiorentina. Sempre puntuale quando si tratta di smentire le dichiarazioni dei propri tesserati, anche se in questo caso si parla de La Gazzetta dello Sport e non di Novosti, con tutto il rispetto per i colleghi serbi.
Ma ecco che stamani, sempre “la rosea”, stavolta a firma di una collega, che, oltre a conoscere bene e stimare, ci risulta decisamente ferrata sulle vicende di casa viola, accosta al club gigliato ben tre giocatori, e, guarda caso, tutti extra-comunitari. Uno, va beh, è Nastasic, e da tempo si sa che probabilmente sarà a lui che verrà riservato il posto per i calciatori non in possesso di un passaporto dell’Unione. Ma gli altri due? Con un pizzico di malignità, lo ammettiamo, viene da pensare che la vicenda Ljajic non sia del tutto slegata da queste nuove voci di mercato provenienti dai Balcani. C’è però un piccolo –per modo di dire- particolare che non va assolutamente trascurato: con la normativa entrata in vigore nel Luglio dello scorso anno, la Fiorentina potrebbe cedere all’estero anche tutti i propri giocatori extra-comunitari ma potrebbe tesserarne solo uno nuovo. E’ vero che questa normativa è al momento oggetto di discussione, e che voci di corridoio parlano di un probabile ritorno all’”uno più uno”. Ma non c’è niente di certo. Soprattutto ora che la FIGC non sta vivendo un momento particolarmente felice. Non va poi dimenticato che la normativa in questione l’anno scorso fu cambiata addirittura a mercato in corso. Cosa sta facendo Pantaleo Corvino? Sta correndo un rischio o sta tornando quel dirigente capace di anticipare gran parte dei propri colleghi? E in quest’ultimo caso, davvero toccherà a Ljajic fare posto ad un proprio connazionale? Un altro mistero si prospetta sulla linea Firenze-Belgrado, stavolta, però, con uno scalo obbligato a Roma.