MERCATO, Gobbi e Potenza per Comotto
I recessi del mercato sono insondabili davvero. Quelli del mercato del Torino lo sono all’ennesima potenza. Ordunque, uno dei pochi pezzi pregiati della squadra granata fa gola non a una,ma addirittura a tre squadre concorrenti (e non si può escludere che nelle ultime 72 ore del mercato se ne aggiungano altre). Parliamo di Gianluca Comotto, che, oltre a essere assieme a Sereni il giocatore dal rendimento migliore e più continuo, del Torino è pure il capitano.
ULTIME ORE
La premessa sui recessi mercatari è doverosa, visti gli sviluppi di ieri. La società di Cairo ha incontrato il Palermo perché vuole Marco Pisano e Aimo Diana (oltre a Caracciolo, di cui si parla approfonditamente a pagina 11). Palermo che attraverso il suo esperto direttore sportivo, Rino Foschi, è andato all’assalto proprio di Comotto. La proposta di scambio non ha sorpreso i dirigenti granata, benché abbia portato definitivamente sul tavolo la questione del capitano granata.
PRECEDENTI
Da giorni circola la voce che tra Comotto e l’amministratore delegato e suo ex procuratore, Stefano Antonelli, i ferri siano arrivati ad essere così corti che il terzino avrebbe chiesto di andarsene. La voce non è stata confermata, ma nemmeno smentita né dall’una né dall’altra parte, dunque si può ritenere vera o veritiera.A monte del problema, incomprensioni e delusioni cominciate sin dagli attimi in cui la risoluzione della comproprietà con la Roma era in discussione (se l’aggiudicò poi alle buste il patron con un personalissimo colpo di mano) e proseguite sul mancato rinnovo del contratto. Fino all’irreparabile. Comunque non sarebbe il contratto né tantomeno una questione di soldi (Comotto non ha chiesto un milione di euro per restare) e l’ultima volta che Torino e giocatore hanno parlato del rinnovo si era ancora a ottobre, subito dopo la firma di Rosina. L’INCONTRO Il summit tra Toro e Palermo è stato lunghissimo, da ciò si può dedurre che l’incedibilità dichiarata da Cairo nei giorni scorsi in merito a Comotto non sia più granitica. Che i granata siano in prima linea per Pisano e Diana è certo. Per quest’ultimo è giunta anche la conferma del patron rosanero Zamparini, dalle cui parole però si evince anche che la concorrenza è agguerrita: «Può darsi che anche la Fiorentina abbia chiesto Diana al nostro ds. So che è sul taccuino di tre, quattro squadre. Di sicuro Parma, Torino e Lazio». E’ logica del mercato che Cairo & C. possano prendere in considerazione la cessione di un elemento, per quanto buono, per arrivare ad altri. Ma il discorso può essere più complesso, certo è meglio farlo chiaro e tondo.
CONSIDERAZIONI
A volere Comotto ci sono anche il Napoli e la Fiorentina. Non mancano alternative, dunque. E’ doveroso allora porsi degli interrogativi. E’ giusto, equo cedere Comotto per Diana e Pisano (il primo guadagna 550 mila euro a stagione, il secondo poco più di un milione, il terzo 650 mila)? Con la Fiorentina si potrebbe imbastire un’altrettanto ottima trattativa. Ieri girava voce di una proposta, non è ben chiaro se dei viola o lanciata ai viola: cessione di Comotto per circa tre milioni più i prestiti di Gobbi e Potenza.Un esterno e un laterale che sa fare anche il centrale: proprio ciò che serve a Novellino. Questo, tralasciando la variabile della volontà del giocatore. Che, se confermata, pone il Torino davanti a un altro problema comunque. Primo: qualche errore è stato commesso, se si è giunti alla rottura con Comotto. Secondo: se davvero il capitano sta chiedendo di essere ceduto, cedere per il Torino è molto pericoloso, crea un precedente che nello spogliatoio può essere deflagrante.
DUBBI
Ordunque, al momento se il Torino decide di vendere Comotto è evidente che preferisce destinarlo al Palermo, col quale l’accordo è vicino.Tant’è che oggi Cairo e Foschi si rivedono. Ma i giocatori che dicono? Tutti e tre sono da convincere. E Comotto sembra deciso a dire no. Davanti a una proposta viola, con la moglie fiorentina e vista la classifica nonché le ambizioni, è un no molto sensato