Ci manca da morire, questo piccolo-grande Amoruso?
L'interrogativo sorge spontaneo. Ci manca davvero Nicola Amoruso? E' questo l'attaccante che dovrà sostituire Mister Scarpa D'Oro? 32 anni, un passato alla Juventus, poi al Messina ed ora alla Reggina, sfiora più volte il calcio che conta, senza mai addentare con gusto la mela del peccato. La Fiorentina sembra averlo bloccato, sembra aver puntato su di lui con forza e decisione. Due anni, 1,5 Milioni il complessivo. Pazzini potrà giocarsi a pieno le sue cartucce, quindi, potrà non essere più lo sfidante di turno ma colui che parte con un leggero vantaggio. Un vantaggio fatto di sudore, fatica, serietà, tanta panchina e qualche sorriso forzato.
Qualcuno ha già iniziato a storcere il naso. Perdere un centravanti di caratura internazionale (tra i primi al mondo, con Drogba, Rooney, Eto'o), per un buon comprimario da Intertoto, si chiama "ridimensionamento". I più fiduciosi preferiscono chiamarla "programmazione". Giovani e chiocce a braccetto, Under 23 e Over 30, allievi e maestri (in gran parte già superati), che costruiscono e dovranno costruire la Fiorentina del domani.
Amoruso rientra nel primo gruppo, non è certo "l'acquisto" per il futuro. Un terzo ed un quarto posto, due campionati bellissimi, non possono e non devono essere seguiti da una stagione da comprimari, da sesta-settima della classe. Firenze è esigente ed una volta salito uno scalino, non vede l'ora di salire quello dopo. Gli scettici continuano a storcere il naso. "Amoruso non ci permetterà certo questo salto di qualità... Anzi...". Corvino invece la sua scelta sembra averla già fatta. Vuole un piccolo-grande Amoruso.