GASPERINI, Complimenti ai viola per la Uefa
Metti una sera davanti alla televisione, a osservare i prossimi avversari. Un dvd nel recorder, una penna tra le mani, un taccuino davanti al naso. “E’ giusto fare i complimenti alla Fiorentina per la qualificazione. Una bella impresa, centrata con grande spirito, in un ambiente incredibile. Bravo il tecnico, bravi tutti a superare il turno. No, non credo che risentiranno della stanchezza. E’ un organico attrezzato per competere in tutte le competizioni. Sono più le energie nervose, di quelle fisiche, da recuperare ma quando vinci è più facile”. Che tipo di difficoltà si aspetta? “Troveremo un gruppo e un pubblico entusiasti. Non c'è da fare affidamento su eventuali cali da parte loro. Pensiamo a noi stessi e ce n’è già abbastanza. La situazione è migliorata, con il recupero di Juric, Rossi e Santos rispetto alla settimana scorsa. Abbiamo altri assenti, resta il dubbio Milanetto. Abbiamo le carte in regola per fare la nostra partita”. All’andata fu un incontro molto intenso. “Bello ed equilibrato. Riuscimmo a ribattere colpo su colpo e alla fine poteva starci qualsiasi risultato. Magari in trasferta sarà più difficile, ma il Genoa deve continuare con questa mentalità. Qualche bel risultato, fuori casa, lo abbiamo conquistato. Sarà importante difenderci bene e ripartire se vogliamo fare una bella figura. Siamo alla vigilia di tre partite difficili: ognuna fa storia a sé”. Accorgimenti particolari? “Credo che sia fondamentale mantenere le nostre caratteristiche. Non sono venuti per caso i 35 punti racimolati finora. Con il pressing alto, se non lo esegui bene, rischi di aprire dei buchi. Dipenderà da quali uomini potremo mettere in campo, dalle attitudini a sviluppare un certo tipo di gioco. Mutu? E’ un campione di grande spessore. Non so in che condizioni, eventualmente, scenderà in campo. Tatticamente la sua presenza non cambierebbe il quadro, la Fiorentina ha una sua precisa fisionomia”. E’ una fase calda del campionato. “Si affronteranno due squadre che stanno comportandosi bene per raggiungere obiettivi diversi. Entrambe sono spinte dalla ricerca dei risultati attraverso le prestazioni.
Qualcosa il Genoa concederà in chiave difensiva, ma credo che sia una prerogativa generale. Del resto in serie A si vedono pochi 0-0. Dipende non solo dagli errori, ma dalle qualità degli attaccanti in circolazione. Anche con la Juve abbiamo creato qualche opportunità per fare gol. Gli episodi, sia a favore che a sfavore, hanno molto peso. Non bisogna perdere fiducia, tante volte siamo stati capaci di recuperare il risultato. Dobbiamo continuare a credere nelle nostre possibilità e nel nostro gioco”. Che idea si è fatto della sparata di Mancini? “A me sta simpatico, forse sono uno dei pochi. Magari si è fatto prendere dalla delusione, a botta calda non è facile controllarsi. Per lui parlano i risultati. Personalmente credo che sia un allenatore capace, non deve essere facile sopportare tante parole e le critiche. A tutti può succedere di perdere le staffe”. Per concludere una raffica di nomi: Borriello, Konko, Leon, Vanden Borre e Wilson. “Borriello deve fare bene questi due mesi e lui lo sa. Se va in campo vuol dire che, acciacchi a parte, è nelle condizioni di incidere e fare male. Per rendere al meglio, a fianco non deve avere giocatori che gli tolgano spazio. Questo in linea di massima, in determinate circostanze il discorso è diverso. Leon sta giocando con spirito e qualità atletiche. E’ calato bene nella squadra, può migliorare in fase di tiro e rifinitura, ma di lui sono soddisfatto. Konko è formidabile per la sua duttilità. Nasce esterno e in prospettiva può diventare un giocatore, di livello molto importante, proprio in mezzo. Con quella facilità di corsa copre tanti spazi, sa difendere e rilanciare. In due parole è dinamico e completo. Vanden Borre ha sicuramente delle doti. Non è semplice inserirlo in queste partite già così decisive, aveva poche gare nelle gambe e deve ritrovare il ritmo. Non dimentichiamoci che è un ’87, diventerà un buon giocatore. Con lui sono stati bravi i compagni, che lo hanno aiutato a inserirsi, dopo un momento difficile sotto il profilo personale. Restano undici gare da qui alla fine. Ci sarà tempo e modo per vederlo, come Wilson. Il brasiliano andrà con la Primavera, per migliorare la condizione fisica”.