"CINQUE DOMANDE A..." FRANCESCO GENSINI di "Stadio" che risponde così ai lettori di FV

24.10.2007 00:21 di  Stefano Borgi   vedi letture

Pazzini il più gettonato, ma anche mercato e il terzo scudetto. Questi i temi proposti a Francesco Gensini di "Stadio" che ha esaurientemente risposto ai dubbi e alle domande dei lettori di FV. L'appuntamento è per la prossima puntata della rubrica: "Cinque domande a..."

Gentile sig.Gensini
Innanzitutto complimenti per i suoi articoli e soprattutto a volte la sento per radio e mi sembra una persona competente ma soprattutto moderata. Vengo subito alla domanda:
Secondo lei, Pazzini è una prima o una seconda punta? E quanti gol farà Pazzini alla fine del campionato? Poi l’ultima: che fine ha fatto Lupoli, e perché non gioca?
Carlo da Pontassieve

Grazie mille Carlo per i complimenti, che giro a lei per la pertinenza delle domande.
Intanto, le voglio dire qual è il mio parere su Pazzini: Giampaolo è un grande attaccante. Prima o seconda punta? La completa maturazione psico-fisica lo porterà ad essere una prima punta vera, forte, micidiale sotto la porta avversaria, sebbene non abbia le caratteristiche atletiche di quelli che comunemente sono ritenuti i centravanti di questo calcio (vedi Toni, tanto per fare un nome di uno che a Firenze conosciamo bene). L'ultima partita contro il Siena per me ne è stato un chiaro esempio: ci deve credere lui e la squadra lo deve mettere in condizione di crederci. Discorso forse un po' arzigogolato, ma spero di averle reso l'idea. Quanti gol per Giampaolo? Da presidente del Viola Club Pazzini tribuna stampa (come scherzosamente mi definisce il mio amico Tenerani che sa del mio debole calcistico per Giampaolo), spero uno in più della previsione più ottimistica. Obiettivamente: tra 12 e 15. Sarebbe un risultato eccellente per lui e per la Fiorentina. Infine, Lupoli. Non gioca per un semplice motivo: sta seguendo il suo percorso di crescita come prima di lui hanno fatto Pazzini, Montolivo, Kuzmanovic e come sta facendo Vanden Borre sotto la sapiente guida di Cesare Prandelli, il quale allo sbaraglio non ci manda nessuno e nemmeno si vuol complicare la vita con scelte azzardate. Mi sembra che ci si possa fidare, no?


Ciao Francesco.
Sono una signora di 50 anni, tifosissima viola e quest’anno per me è l’anno buono per togliersi tante soddisfazioni. Secondo te, la Fiorentina potrà lottare per lo scudetto? E veramente Frey e Mutu rimarranno per sempre in maglia viola come hanno promesso? Un saluto e grazie.
Emma da Scandicci

Carissima Emma,
se così fosse sarebbe il terzo anno di soddisfazioni, perché non dimentichiamoci cosa è riuscita a fare la Fiorentina nelle ultime due stagioni: chi era a Verona come me mai dimenticherà le emozioni provate nel vedere il "Bentegodi" gremito da 22.000 tifosi viola nel campionato del quarto posto poi vanificato da Calciopoli. Comunque sono fiducioso e rispondo sì alla sua domanda: è l'anno buono per togliersi tante soddisfazioni. In campionato e in Coppa Uefa e questo vale per tutte le volte che la Fiorentina scende in campo, com'è successo finora. Scudetto? Mah, intanto direi che un posto tra le prime quattro è alla portata della Fiorentina per poter finalmente tornare a sentire quella "musichetta" al "Franchi". Frey e Mutu rimarranno a Firenze almeno fino al 2011, anno di scadenza del contratto per entrambi. L'hanno detto, anzi gridato, entrambi: Seba e Adrian sono due uomini di parola. Un abbraccio e grazie a lei.




Egregio sig. Gensini
Una domanda secca e una considerazione: viste le difficoltà delle altre squadre, la Fiorentina può puntare almeno al secondo posto? (purtroppo, secondo me, l’Inter è irraggiungibile)
Poi la considerazione: secondo me “Stadio” a volte provoca un po’ troppo soprattutto nei titoli (vedi quello su Osvaldo e Toni). E’ una mia impressione o c’è qualcosa di vero? La prego di rispondermi con sincerità. Grazie e complimenti.
Giorgio da Pistoia

Domande e considerazioni secche, risposte altrettanto secche, caro Giorgio, com'è giusto e doveroso che sia. Non lo diciamo in giro e non ci facciamo sentire da Prandelli che s'arrabbia, ma quando affermo che la Fiorentina può stare tra le prime quattro, non necessariamente intendo dire che arriverà quarta. Do you understand? Per rispondere alla seconda domanda dovrebbe chiedere ai capi del giornale per il quale scrivo, a chi il titolo l'ha pensato e deciso di pubblicare, ma credo di non fare un torto a nessuno se dico la mia. La provocazione, come la chiama lei, fa parte del giornalismo e, se permette, dello spirito dei fiorentini. Non a caso, quel titolo rifletteva al momento lo stato d'animo di molti tifosi viola che avevano accolto con un po' di scetticismo l'arrivo dell'argentino. Il titolo era poi spiegato e circostanziato in un articolo di fondo sempre in prima pagina di Stadio. Il titolo e i contenuti dell'articolo potevano essere più o meno condivisibili, e questo vale per ogni libera opinione in democrazia di parola e di pensiero, ma credo che funzione della critica sia anche quella di... criticare, di stimolare, di prendere posizione. Detto questo, le assicuro che Stadio ha molto a cuore le sorti della Fiorentina. Grazie a lei per l'attenzione.


Un saluto a Francesco.
Vorrei chiederle un parere sul mercato di gennaio.
La Fiorentina e Corvino comprerà qualcuno (oltre a Cacia che è già stato preso?)
E poi la domanda che m’interessa di più: se a gennaio saremo ancora lassù, la società farà uno sforzo per provare a vincere quella cosa che non voglio nominare per scaramanzia?
Grazie per le risposte (spero che me le pubblichino).
Paolo Balestri da Firenze

Caro Paolo,
a gennaio la Fiorentina continuerà a fare quello che ha fatto in queste stagioni con Corvino direttore sportivo: starà attenta a tutto quelllo che la circonda, in Italia e all'estero, e se càpita l'occasione non se la farà sfuggire. Per occasione mi riferisco a uno o più calciatori giovani, forti, di prospettiva, che stiano dentro i parametri economici in vigore nella società viola. Questi, insieme a Cacia come dice lei già acquistato in comproprietà con il Piacenza, saranno gli eventuali rinforzi della Fiorentina per migliorare il gruppo a disposizione di Prandelli. Una politica che ha sempre pagato e che consente alla squadra gigliata di essere ormai protagonista del campionato da tre stagioni in qua. Ed arriverà anche il momento che una squadra stabilmente protagonista del campionato vinca quella cosa che lei non nomina per scaramanzia e nemmeno io nomino anche se non sono affatto scaramantico. Un saluto e grazie a lei.


Ciao Francesco.
Sono un tifoso viola di 18 anni e vado in curva Fiesole. Sento paragonare i giocatori della Fiorentina a dei grandi del passato che io non ho mai visto giocare. Ti chiedo: di quelli che giocano ora, a chi somiglia Mutu? E Montolivo? E poi il domandone: quando vinceremo il terzo scudetto? (per me quest’anno è presto). Grazie.
Tommaso dalle Caldine

Ciao Tommaso,
bella la curiosità dei tuoi 18 anni. Avendo compiuto 40 anni da poco più d'un mese, il mio passato non va più in là degli anni Settanta, quindi i miei paragoni (che rappresentano comunque un gioco perché è sempre difficile accostare calciatori di epoche diverse) si fermano a quello che ho visto dal vivo con i miei occhi e non attraverso i filmati televisivi. Allora, parto da Mutu: Adrian è un misto di Daniel Bertoni, Roberto Baggio ed Enrico Chiesa per dribbling (Baggio), fantasia (Baggio), capacità di calciare a rete con il destro e il sinistro (Chiesa), precisione e potenza nel tiro (Chiesa), grinta e carattere (Bertoni). In più, Mutu ha doti in elevazione che non avevano i tre citati. Sotto con Montolivo: chi come me è cresciuto nel segno di Antognoni, non può non aver rivisto i movimenti del mitico 10 viola (unico capitano) nella corsa, nei lanci, nei tiri (spesso sbagliati: ah, Giancarlo quante punizioni sprecate!) di Riccardo. E, ti garantisco, è il complimento più bello che io possa fare a Montolivo. Quando vinceremo il terzo scudetto? Me lo chiedo anch'io dal 1972, anno della mia prima volta allo stadio. Curva Fiesole, ovviamente, con mio babbo Giuliano. Mi sa che me lo chiederò anche l'anno prossimo. Forse. Ciao e grazie a te.