FRANCHI, Venezia sì ma Firenze no: il punto sullo stadio
Schiaffi e diplomazia. Veleni e spiragli. A 5 giorni dal ricorso al Tar contro il governo come un fulmine estivo piomba ieri mattina sui tavoli di Palazzo Vecchio la “coltellata” veneziana: "Il Ministro dell’interno, di concerto con quelli dell’Economia e delle finanze e per gli Affari europei, ha deciso di assegnare al Comune di Venezia 93,5 milioni di euro per il finanziamento del progetto del “ Bosco dello Sport” di Venezia" rende noto intorno alle 10 il Comune lagunare. E intorno a Dario Nardella che da tre mesi invoca i 55 milioni tolti mai resi si scatenano domande e allarmi. Quello di Venezia era l’altro stadio “ tagliato” dalle risorse Pnrr per via dei dubbi della Commissione europea: tra le polemiche il governo nei mesi scorsi ha definanziato sia 55 milioni sui 200 complessivi del Franchi sia 93,5 milioni del Bosco sport.
Per Venezia la risposta è arrivata ieri: il contributo del governo sarà destinato per le opere di urbanizzazione interna, verde e paesaggio e l’arena mentre il Comune finanzierà con proprie risorse la nuova viabilità Tessera- Aeroporto e lo stadio . In sostanza, per non incappare di nuovo nella morsa Ue, Venezia ha modificato i piani: formalmente lo stadio lo paga il Comune con 200 milioni, il governo le aree intorno con 93,5. Il Franchi per ora resta al palo. Niente 55 milioni. Senza questi soldi, coi soli 130-140 del Pnc cultura sucui sarà fatto il nuovo bando, cosa si farà? Restauro certo. Copertura sì ma senza fotovoltaico, nuove curve ma niente allestimento commerciale nei sottocurva. in bilico aree vip e lounge, sky box e parcheggi interrati. Ipotesi . Arup e Comune sono a lavoro. Mentre la tempesta infuria.