CORR.SERA, Capolavoro o rudere. Dilemma Franchi
Il Corriere della Sera dedica ampio spazio alla questione dello stadio Franchi: "Capolavoro o rudere. Il dilemma dello stadio che divide Firenze", il titolo dell'articolo. Non se n'era accorto nessuno ma a pagina 31 del passaporto c'è anche l'Artemio Franchi, prima della basilica di Santa Maria Novella, del Duomo di Milano, e del Pantheon di Roma. In questi giorni ci si aggrappa a tutto, in una città che senza scomodare Guelfi e Ghibellini ha una innata propensione a dividersi su qualunque argomento. A breve arriverà il parere del ministero dei Beni culturali, che dovrà indicare quali parti della struttura vanno salvate e a prima vista hanno tutti ragione. Lo stadio di Firenze è uno dei capolavori del razionalismo mondiale, e al tempo stesso non è un rudere ma certo non sta bene.
Commisso conta molto sul nuovo stadio, esprimendolo con parole nette: abbattere, e poi ricostruire sulla stessa area, che gli verrebbe assegnata per un secolo. . Nell’elenco dei contrari alla demolizione figurano anche il Fai, Fondo Ambiente Italiano, e il suo storico vicepresidente Marco Magnifico: "Siamo i primi a riconoscere che il Franchi è inadeguato. Lo era anche la Scala di Milano, della quale si prese cura Mario Botta. Noi chiediamo solo che venga adeguato a esigenze ormai mutate. Ma raderlo al suolo sarebbe una bestemmia". Anche se il 67% degli abitanti è favorevole all'abbattimento.