DINI A RFV, Più leggerezza. Imprecisione? Per me...
L'avvocato Giulio Dini, durante Palla al Centro su Radio FirenzeViola ha parlato delle ultime uscite della Fiorentina, soffermandosi in particolare sul pareggio di ieri contro l'Empoli. Queste le sue parole: "Sembra il giorno della marmotta questo lunedì. Si riparte dagli stessi concetti, evidentemente non si lavora sugli aspetti giusti. Credo che quando una macchina non ha mai funzionato (questa stagione, perché la scorsa andò bene) ed è mancato l'approccio e la determinazione giusti. Il mister è meticoloso e perfezionista, oltre che martellante. Chiede tantissimo ai suoi giocatori, anche durante la partita. Per gestire con serenità questa attenzione ci vuole un po' di leggerezza. Se manca allora il lavoro può diventare oppressivo. La squadra è al di sotto dei propri standard. Mancano poi un paio di caratteristiche che lo scorso anno c'erano".
Secondo lei si lasciano troppi dettagli?
"Al contrario. Italiano cura ogni attimo della partita. Allenare la precisione al tiro? Siamo fuori strada. Se parliamo del tiro di Venuti sopra la traversa o quello di Ikonè il tema è un altro. Il tema è liberare al tiro un giocatore davanti al portiere, non la precisione. La prima occasione è quella di Quarta al 67'. Sono stati fatti tanti cross a vuoto inoltre. Non ricordo un colpo di testa di un giocatore della Fiorentina. E' un problema di spazi e di movimenti, ma se hai quel credo lì è difficile che si riconsideri. Ci sono gli Allegri e i Giampaolo: c'è chi ha un credo calcistico e pensa che la soluzione sia una sola".
E' Italiano che gli chiede di comportarsi così ad Amrabat?
"Certo. Amrabat come riceve palla viene pressato e addirittura lo raddoppiano. Nella migliore delle ipotesi si rallenta la manovra. Amrabat non è Pizarro. Magari il marocchino riesce a fare altro. La mia impressione è che la manovra ha perso di rapidità e profondità. Lo scorso anno si andava dritti verso il centravanti e si prendeva l'avversario, ora è il contrario. Questa è una questione di convinzione, vedo tutti più scoraggiati. Senza tirare in porta poi è dura".
Come si procede in questa stagione?
"La coppa può far credere di essere rifioriti, ma sono competizioni diverse. Mi auguro di far bene in Europa, certo. In campionato inizio a guardarmi dietro più che davanti".