TRA ACCIACCHI E ULTIMI DUBBI
Ancora una volta sotto forma di rebus, sono arrivate indicazioni importanti dalla conferenza stampa di Montella di ieri pomeriggio. Sull'umore della squadra (più sollevato rispetto alle scorse giornate) ed in particolar modo sulla formazione di oggi. Perché se è vero che a centrocampo i giocatori che stanno veramente bene non si contano nemmeno sulle dita di una mano (il calciatore più vicino alla "buona condizione" è Aquilani, che nella seduta a porte aperte di venerdì ha svolto solo una parte dell'allenamento in gruppo, tanto per farsi un'idea...), anche in attacco le idee di Montella non sono ancora molto chiare e veranno messe in atto solo a stretto ridosso della gara di oggi contro il Verona.
Il dubbio più grosso è evidentemente quello legato al centravanti, dove Matri ancora non convince (ieri Montella, se pur in modo scherzoso, si è detto serenamente preoccupato) e dove l'unica alternativa credibile al bomber numero 32 è Ryder Matos, che parte avvantaggiato per avere una maglia da titolare. L'altro enigma, vicino però alla risoluzione, è quello legato al modulo, quel 4-2-1-2 sperimentato con successo contro l'Udinese e che potrebbe trovare un nuovo impiego già questo pomeriggio: Ilicic falso nueve in appoggio a due mezze punte come Matos, appunto, e Cuadrado, schierato da attaccante puro dopo le prove nel ruolo di terzino e di esterno destro (quello per lui più congeniale).
In difesa e a centrocampo tutto confermato, con la coppia centrale costituita da Gonzalo e Savic che torna dal 1' dopo due gare di assenza (a Genova era stato squalificato l'argentino, con l'Udinese il montenegrino) ed il duo Tomovic-Pasqual sugli esterni. Nella mediana occhi puntati su Pizarro, non al top ma convocato, che potrebbe partire dalla panchina: ecco quindi che si scalda la candidatura di Anderson, che assieme ad Aquilani (in cabina di regia) e al rientrate Borja Valero (ad un passo dal rinnovo in viola fino al 2017) dovrebbe formare il terzetto a metà campo.