TATARUSANU, Un paradosso tra i pali viola

24.12.2016 14:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
TATARUSANU, Un paradosso tra i pali viola
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© foto di Federico Gaetano

I numeri non sono esattamente quelli del campione. Ma in fin dei conti, essere costretto a raccogliere il pallone dalla propria rete per 24 volte in 18 partite non è che sia stata solo e soltanto colpa sua. Sta di fatto però che quando in difesa c’è qualcosa che non va, la colpa principale viene sempre recapitata all’indirizzo di Ciprian Tatarusanu, l’uomo forse più discusso fin dall’inizio della stagione e sul quale i tifosi viola sono ancora molto divisi dopo i primi mesi di campionato. Se infatti è vero che la Fiorentina è una delle squadre che ha tenuto per più volte la propria porta inviolata in questo inizio di campionato (ben sei volte), è anche vero che le 24 reti incassate sono il bottino più grande (in negativo) addirittura dal 2004/2005 in poi, ovvero la prima stagione di A dopo il fallimento e la C2 (in quella stagione, col trio Mondonico-Buso-Zoff in panchina dopo 18 gare erano stati 21 i gol incassati). Ciprian però incassa tutte le critiche e non risponde.

Anzi, prova a farlo sul campo, dove a conti fatti in questa stagione già in più di una circostanza è stato determinante, a cominciare con la gara in casa con l’Atalanta e a Cagliari (dove senza un suo tempestivo intervento la partita sarebbe avrebbe segnato una debacle viola dopo pochi minuti), passando per la recente vittoria interna contro il Sassuolo, dove più volte si è superato. Anche se, in alcune circostanze, senza dare troppa sicurezza nei suoi interventi. Ragion per cui ancora oggi il titolare della Nazionale rumena viene messo in discussione. La speranza, anche per lui, è che il 2017 possa essere un anno ricco di soddisfazioni ma soprattutto di rivincite.