STADIO, I VIOLA ASPETTANO LA "LETTERINA" DEL SINDACO AL GOVERNO. MODENA E CESENA...
Dove giocherà la Fiorentina da giugno? E' la domanda alla quale serve una risposta urgente alla quale società e Comune stanno lavorando. La società viola chiede di congelare il finanziamento ottenuto (150 mln) per il restyling (che dovrebbe partire già a gennaio) finché non si trova una soluzione e soprattutto chiede di restare al Franchi durante i lavori, passando la palla al Comune. Il quale avrebbe avallato la possibilità - per ora nei colloqui intercorsi anche ieri allo stadio durante la partita cui ha assistito il primo cittadino proprio accanto al direttore generale viola - di chiedere formalmente al Governo di chiedere una proroga per la scadenza dei lavori. L'appiglio è che i fondi appartengono al PNC, fondi dunque nazionali anche se legato al PNRR. Certo per sbloccare la situazione serve un intervento del Governo.
Anche Barone ha avuto diversi colloqui a Roma per sensibilizzare ministri e Governo in generale sulle difficoltà che club nelle condizioni della Fiorentina verrebbero a trovarsi dovendo fare una corsa contro il tempo. Ma il passo formale lo dovrà compiere il proprietario dell'impianto che ha beneficiato del finanziamento, ossia il Comune. La Fiorentina ha fatto capire che si aspetta che il sindaco mantenga ora la promessa e invii al Governo la lettera con la richiesta. Il primo cittadino in effetti proprio in queste ore lo sta riferendo in Consiglio Comunale che chiederà un tavolo a tre con il ministro per studiare soluzioni ad hoc.
Il club nel frattempo si era guardato intorno valutando due stadi alternativi in particolare, il Braglia di Modena e il Manuzzi di Cesena. Due soluzioni buone ma che alla lunga non sarebbero sostenibili per due stagioni dalla tifoseria. Mentre il Castellani sembra ad un punto morto nonostante i tanti incontri avuti tra Barone e la sindaca Barnini e, da ultimo, quello a tre con Nardella in cui però la prima cittadina empolese ha ribadito che non ci sono i presupposti. Ecco perché alla fine, anche per venire incontro ai tifosi che, dovendo traslocare insieme alla squadra, si troverebbero a sostenere i costi di seguirla sempre in trasferta. Qualche partita ok, sarebbe anche un diversivo divertente (ammesso che i prefetti di quelle città diano l'ok) ma per due stagioni come detto sarebbe insostenibile.
Nei nodi che restano ancora da sciogliere ci sono poi anche i 55 milioni che mancano per terminare la copertura dello stadio ma, a ben vedere, nel bando non sono comprese neanche le "rifiniture" (arredi ecc) che comporterebbero dunque almeno un'altra cinquantina di milioni, secondo la stima dei viola. Resta da capire chi possa sostenere tali spese. Insomma la questione stadio è ancora lontana dall'essere chiusa nonostante in queste ore verrà indicata la ditta vincitrice dell'appalto tra le due in corsa.