SI SALVI CHI PUO'
Stelle, stalle, sogni, incubi, prospettive e presente. La nenia risuona ancora una volta, nella tristissima stagione della Fiorentina. Tracollo con la Juventus, crollo col Chievo, resurrezione col Milan, sgambetto contro il Palermo. Il campionato dei brividi e con la calcolatrice in mano non è certo quel che la città auspicava, ma questa è la realtà: sei partite al termine della stagione e lo spettro della retrocessione a spaventare un'intera tifoseria.
Anche perché alle spalle c'è il coraggio del Lecce: averlo, a Firenze. Averli, gli attributi di una squadra di working class heroes. Averla, la grinta di Serse Cosmi in panchina, che scuote i suoi ad ogni piè sospinto. E per chi parla di Muriel e Cuadrado come valori aggiunti... Jovetic, Vargas, Montolivo, Behrami, più altri nazionali sparsi nella rosa. Basti ed avanzi, per fotografare il disastro viola di questa stagione.
Fortuna, per Firenze, che ora anche il Genoa traballa e che Genova contesta. Stasera, poi, occorrerà guardare con attenzione anche la gara tra Bologna e Cagliari, senza scordare che ora la quota salvezza è più alta e che, matematicamente, anche Parma, le due sfidanti di stasera ed il Siena non sono certe della permanenza in A. La Fiorentina non ha carattere, non ha idee, non ha gioco. Anche Rossi è colpevole ed alla fine dell'anno dovranno essere fatte scelte anche in questo senso. Su di lui, così come sui giocatori. Serve pensare al presente, però: ogni gara adesso è una finale, ma ogni sfida è da tripla, nell'annata dei piccoli e stanchi passi viola. Si salvi chi può. Non resta che gridarlo, in una stagione maledetta.