SERVIREBBE QUEL FILOTTO PER DARE IL LA A QUESTA NUOVA ERA

28.03.2024 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
SERVIREBBE QUEL FILOTTO PER DARE IL LA A QUESTA NUOVA ERA

Si può dire che i viola hanno fatto due settimane di passione? La santa Pasqua in arrivo ne prevede una ma in casa Fiorentina, dopo la morte tragica di Barone, questi sono sembrati giorni strani dove il calcio pareva un argomento lontano e ci si chiedeva un po’ tutti quale sarebbe stato il futuro della nostra amata squadra. Per fortuna adesso si torna a giocare e a ricercare un briciolo di normalità dopo tutto questo scombussolamento emotivo. La sosta delle nazionali ha dato modo di somatizzare, per quanto possibile, l’assenza del DG e col riassetto dirigenziale si riparte per affrontare questi mesi intensi fra campionato e coppe.

Sabato sarà la prima gara dopo il lutto e mi vengono i brividi a pensare che il destino ci ha messo sulla nostra strada Mister Pioli che sedeva sulla panchina viola quando ci ha lasciato Astori. Credo che anche per il tecnico del Milan sarà un dejà-vu inquietante e i primi minuti in campo faranno palpitare tutti dalla commozione. La presenza di Pioli rievoca anche il bellissimo filotto che la Viola fece in quel maledetto 2018 perché inanellò una serie di vittorie che parevano guidate dall’alto e il ricordo della partita contro il Benevento rimarrà impresso nella mente di tutti anche per quei segnali “particolari”. Pioveva come se il mondo piangesse quella morte assurda e precoce, fece gol Vitor Hugo che era stato schierato al posto di Davide e l’ora del vantaggio era intorno alle 13 (lunch time) numero del capitano. Una sceneggiatura che ha fatto palpitare il cuore a tutti, non solo a coloro che amano la Fiorentina.

Chissà cosa accadrà sabato prossimo, l’avversario è certamente più titolato del Benevento, ma serve ripartire al meglio per capire quale contraccolpo il gruppo ha accusato da questo lutto. Sono rientrati quasi tutti i calciatori impegnati con le rispettive nazionali e speriamo che Italiano sia bravo a preparare la gara anche dal punto di vista mentale. Non so come lui abbia passato questi giorni, la scomparsa di Barone avrà sicuramente dato un bello scossone anche al Mister, ma sono convinta, e tanto si è letto e si leggerà in merito, che non cambierà i suoi progetti che credo siano lontano da Firenze. Penso che sia giusto così, non vedo come l’emotività del momento possa stravolgere i suoi piani e penso anche che il suo tempo tra noi sia finito, forse non proprio per suo desiderio assoluto, ma per le politiche societarie che, a scanso di piacevoli sorprese, non paiono indirizzate a rafforzamenti sostanziosi.

La paura è che si torni a puntare su un allenatore emergente, su un profilo di poche pretese, su qualcuno che voglia fare un passettino di crescita e i nomi che circolano (Palladino, Gilardino, Aquilani) non mi fanno urlare di gioia. La voce più intrigante è quella di Sarri ma non credo proprio che sia arrivato il suo momento storico in viola. Staremo a vedere e Pradè è sicuramente chiamato a riprendersi più spazio nelle scelte tecniche perché è fuori discussione che stia iniziando una nuova era, quella in cui la Fiorentina, la società, Commisso e tutto il mondo viola sono orfani di Barone.

Intanto però apprestiamoci ad affrontare il difficile match contro i rossoneri, con il contributo fondamentale che i tifosi viola daranno perché nei momenti complicati sono unici e dagli spalti arriverà sicuramente un incitamento carico di forza e passione. Tutti insieme uniti avanzerem…

La Signora in viola