PERICOLOSA DIPENDENZA

22.10.2018 00:00 di  Tommaso Bonan   vedi letture
PERICOLOSA DIPENDENZA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Il ventoso pareggio del Franchi non solo ha spazzato via la possibilità di ampliare la striscia record di vittorie consecutive in casa, ma di fatto riporta alla luce quello che - al momento - è il vero problema della Fiorentina targata Pioli: il gol. Al momento, infatti, tra la rete e la squadra viola il rapporto è tutt'altro che idilliaco, non fosse altro che per i numeri raccolti fino adesso. 

Se da una parte la fredda cronaca racconta di un reparto avanzato capace in nove gare di produrre la miseria di 5 gol con tutti gli attaccanti in rosa (Mirallas, Thereau, Simeone, Vlahovic, Graiciar, Chiesa, Sottil, Eysseric, Pjaca), dall'altra è sensazione altrettanto diffusa che molto (o quasi tutto) della manovra d'attacco viola passi dai piedi di un giocatore in particolare. Federico Chiesa, del resto, anche nell'1-1 contro il Cagliari di Maran è risultato non solo il migliore in campo, ma anche l'unico capace di rendersi pericoloso dalle parti di Cragno. 

Complice un centrocampo in cui l'intesa tra il sempre ottimo Veretout e gli altri giocatori del reparto (in questo caso Edimilson e Gerson) appare sì in crescita, ma per forza di cose non ancora definitiva, ecco che è là davanti più che altro a farsi sentire la fatica. L'ennesima gara di sacrificio da parte di Simeone fotografa il momento della punta argentina che - seppur poco assistito - non riesce a trovare la giusta continuità sotto porta. Poco incisivo, poco preciso nei passaggi, così come Pjaca che - in queste 9 giornate - è tutto tranne che il valore aggiunto della rosa.  Insomma, quello che produce in attacco la Fiorentina è inversamente proporzionale al potenziale disponibile sulla carta.

Dopo nove gare di campionato, dunque, appare quantomeno in deficit sia lo score di Pjaca che quello Simeone (due dei tre titolari designati da Pioli), con la preoccupazione che la dipendenza dalle giocate di Chiesa stia diventando sempre più marcata. Perché se da una parte risulta ovvio provare ad esaltare al meglio le caratteristiche di uno dei giocatori più forti della rosa, dall'altra pare quasi scontato il bisogno di migliorare la qualità generale del gioco, onde evitare che questa iniziale dipendenza da Chiesa si trasformi in una ben più pericolosa incapacità di fare a meno di un singolo elemento.