NON SUCCEDE, MA SE SUCCEDE...
Fu lo slogan di una Roma che andò vicina al tricolore nell’anno in cui l’Inter saliva sul tetto d’Europa dopo 44 anni dall’ultima volta. I tifosi giallorossi, con la Roma prima in classifica a poche giornate dalla fine ripetevano sempre: “Nun succede, ma se succede”, perché il tricolore era solo un sogno, solamente sfiorato dall’allora squadra di Ranieri che alla fine si dovette accontentare del secondo posto in serie A con l’Inter che non lasciò scampo a nessuno.
Adesso la Fiorentina, dopo il pareggio molto discusso contro il Milan di domenica scorsa, si ritrova a sei lunghezze di distanza dal terzo posto, occupato proprio dai rossoneri. Mancano 7 giornate alla fine del torneo, con 21 punti a disposizione delle squadre, quindi il discorso legato al piazzamento Champions è ancora alla portata della squadra di Montella. Un sogno, difficile, ma non impossibile, soprattutto perché il calendario che aspetta la formazione viola non è certo proibitivo. Prima l’Atalanta, sabato a Bergamo, poi sarà il turno di 3 gare in casa, contro Torino, Roma e Palermo, intervallate dalle trasferte di Genoa, contro la Samp e Siena, fino ad arrivare all’ultima giornata che vedrà la Fiorentina impegnata a Pescara. Tutte sfide alla portata dicevamo, dove le motivazioni giocheranno un ruolo molto importante. Il Milan è atteso adesso dallo scontro diretto contro il Napoli e dalla gara allo Juventus Stadium, due gare nelle quali si farà sentire l'assenza di Mario Balotelli, per poi incontrare la Roma alla penultima giornata e chiudere la stagione con la difficile trasferta di Siena, squadra che potrebbe ancora essere in lotta per la salvezza.
Le motivazioni saranno fondamentali, il morale potrà dare la spinta decisiva all’una o all’altra squadra e c’è da scommettere che all’uscita dal Franchi di domenica scorsa era la Fiorentina ad avere l’umore migliore, dopo la rimonta da 0-2 a 2-2 in 10 contro 11. Il tempo delle leggerezze è terminato, adesso i punti valgono doppio e la Fiorentina non dovrà più sbagliare niente. La zona Champions è un miraggio, ma come abbiamo già detto “Non succede, ma se succede…”.