MA NON DOVEVAMO VEDERCI PIÙ?
In psicologia si chiama profezia autoavverante: una previsione ripetuta così tante volte e metabolizzata al punto tale da avverarsi. L'augurio per i tifosi viola è che questo concetto non si possa declinare anche nel mondo del calcio perché sì, in tanti lo hanno pensato negli ultimi giorni. L'idea è nata dopo il rosso di Giroud a Lecce, si è sedimentata nella mente dei fiorentini in questa pausa nazionali ed è riesplosa stamani, alla notizia del forfait di Noah Okafor. Sarà con ogni probabilità Luka Jovic a guidare il malconcio attacco del Milan sabato sera a San Siro. In una situazione precaria anche per la panchina dell'altro ex, Stefano Pioli, un giocatore da 223 minuti in stagione di vuoto cosmico, fermo a zero gol e altrettante giocate degne di nota in rossonero, si ritrova di fronte la Fiorentina alla sua prima da ex.
Il finale in molti l'hanno scritto da soli: complice la tendenza del tifoso fiorentino ad accentrare e compiacersi della "sfiga viola", ma anche i precedenti, dal gol di Bernardeschi su punizione al Franchi con la maglia della Juventus al colpo al cuore subito da Batistuta in quel Roma-Fiorentina del novembre 2000, passando per le reti prese dal vecchio fuoco amico come quelli di Gilardino e Pazzini. Tutti calciatori che hanno avuto certamente un impatto più significativo sul mondo viola rispetto a quello dell'attaccante serbo: 50 partite e 13 gol in un anno di Firenze. Pochi squilli decisivi, uno degli ultimi proprio contro il Milan, di testa, nell'ultimo precedente tra rossoneri e viola datato marzo 2023.
Il match di sabato sera arriva tre mesi dopo il divorzio last-minute con la Fiorentina, con la fuga sul gong di mercato al MilanLab: in meno di novanta giorni a Milano il serbo e nei pochi scampoli di gara a disposizione il serbo ha messo in mostra il peggio di sé, poca corsa, tanti anticipi subiti ed un atteggiamento del corpo da far bollire il sangue anche al più pacato dei tifosi milanisti, un repertorio a cui il pubblico fiorentino era abituato. Proprio contro la sua ex, contro quel Vincenzo Italiano che nonostante tutto gli ha permesso di mettere a referto la seconda miglior stagione in carriera dal punto di vista realizzativo dopo l'exploit del 2017/18 con l'Eintracht, Jovic è probabilmente già alla sua ultima chiamata in rossonero per evitare un altro divorzio anticipato a gennaio. E quindi... dal punto di vista squisitamente tecnico, la presenza di Jovic è un vantaggio per la difesa della Fiorentina. Poi però c'è la mistica, l'intangibile. Ma alle profezie autoavveranti meglio non crederci, anche se comunque noterete che siamo riusciti a concludere il pezzo senza mai parlare esplicitamente di quello che potrebbe accadere.