LE PAGELLE DELLA GARA, Titanic viola
FREY – Graziato in avvio dal piattone di Zarate che finisce clamorosamente alto. Bravissimo nel chiudere sul rasoterra di Pandev, altrettanto nel respingere la bordata di Zarate alla mezz'ora. Straordinario nel deviare il tocco, in fuga solitaria, di Zarate. Deve arrendersi di fronte all'assalto biancoceleste, e alle amnesie della propria retroguardia. Mauri e Pandev colpiscono senza che lui possa fare molto. Orgoglioso nel ripetersi sul solito Zarate, prende il terzo gol da Siviglia. In una serata da “tiro al piattello” vola da una parte all'altra. Cuore impavido, 7.
ZAURI – Torna in uno stadio che lo ha visto a lungo protagonista, e probabilmente accusa l'emozione del ritorno da ex. Non è però solo questione di emozione ogni volta che dalla sua corsia piovono in area palloni su palloni. In balìa, 5.
Dal 1'st COMOTTO – Prova a scuotere la Fiorentina con una timida conclusione alta sopra la traversa, ma i viola sono già sotto di due reti. Evita a Frey l'ennesimo intervento disperato. Almeno ci prova, 6.
DAINELLI – Poco reattivo nell'occasione creata da Pandev che consente a Zarate di concludere a due passi dalla porta. Rischia tantissimo quando atterra lo stesso Zarate in area di rigore, il penalty poteva starci. Rimane a osservare Mauri che in acrobazia sigla il vantaggio laziale. Si ripete su Pandev per il due a zero laziale. Titanic, 4,5.
GAMBERINI – Travolto dal compagno Dainelli, non può chiudere su Zarate nella prima occasione da rete biancoceleste. Ha sulla testa un pallone d'oro ma viene anticipato e rischia grosso mettendoci ugualmente la testa. Prende almeno tre metri da Zarate in avvio di secondo tempo. Spartisce con i compagni le colpe del crollo dimenticandosi di Siviglia che su corner triplica. Quando il mal comune non fa mezzo gaudio...5.
VARGAS – Ha il suo bel da fare nel provare a contenere Foggia dalla sua parte. Quando si spinge in avanti, nel primo tempo, non riesce a essere incisivo. Imbarazzante quando non riesce a chiudere su Zarate che centra la traversa e consente a Mauri di segnare. Deprimente nel bisticciarsi con Dainelli favorendo soltanto il raddoppio di Pandev. Tutto fuorchè un difensore, 4,5.
FELIPE – Dopo l'avvio difficile dei viola, ci prova dal limite dell'area mandando a lato. Sfortuna vuole che da un suo rimpallo sballato nasca il raddoppio di Pandev, ma non gira come tutto il resto della squadra. O meglio, gira a vuoto, 5.
ALMIRON – Comincia al piccolo trotto, senza entrare praticamente mai nel vivo dell'azione. Nel secondo tempo non alza il ritmo e il risultato è identico alla prima frazione di gioco. Assente ingiustificato, 4,5.
MONTOLIVO – Buona la prima intuizione che libera Felipe al tiro. Poi però è chiamato a un durissimo lavoro di copertura in mezzo al campo che soprattutto nel secondo tempo non sortisce alcun frutto. E di verticalizzazioni manco a parlarne. Messo in mezzo, 5.
KUZMANOVIC – In un ruolo da vero e proprio trequartista alle spalle del tandem d'attacco Gilardino-Mutu. Capisce subito che non è serata e prova a fare legna in mezzo al campo. Operazione vana perchè Brocchi fa quel che vuole e le maglie biancocelesti arrivano da tutte le parti. Inconcludente, 5.
Dal 26'st DONADEL – S.v.
MUTU – Troppo solo là davanti non riesce mai a innescare Gilardino, o a proporsi con continuità in fase offensiva. Avrebbe il compito di prendere in mano la squadra, anche solo a livello di personalità, ma a giudicare da come i viola tornano in campo nella ripresa non ci riesce. Disinteressato, 4,5.
Dal 32'st PAZZINI - S.v.
GILARDINO – Carrizo prova a saltarlo secco in avvio di gara, poi si ricrede e non ci prova più. Però è l'unico sobbalzo che regala ai tifosi viola in una serata da dimenticare il prima possibile. Solo, 6.
PRANDELLI – Come contro il Lione richiama un esterno offensivo, scegliendo il rombo in mezzo al campo con Felipe, Almiron, Montolivo e Kuzmanovic senza però rinunciare a Gilardino e al rientro di Mutu. La Fiorentina non comincia bene e lui si fa sentire dalla panchina. E' una serata di sofferenza, nell'intervallo richiama Zauri ma l'avvio di ripresa è da incubo e solo Zarate rinvia il gol del collasso firmato Mauri, prima, e Siviglia, poi. E' probabilmente la più brutta Fiorentina della sua gestione, 5.