LA RIVINCITA DI JOSIP
E pensare che Ilicic, la gara di stasera, l’avrebbe potuta vivere dalla sponda opposta, ovvero con la maglia rossoblù. Perché Pantaleo Corvino ci ha provato davvero più di una volta a portare lo sloveno sotto l’ombra delle due torri, ottenendo però due secchi rifiuti. Il primo, a gennaio, da parte dello stesso ex Palermo, determinato a non scendere in B e lottare per la promozione, l’altro poche settimane fa da parte di Paulo Sousa e di tutta la Fiorentina, che in Ilicic (stante le tanti nobili partenze in attacco) ha individuato da tempo il giocatore ideale per il gioco del tecnico portoghese.
Una richiesta, quella per arrivare allo sloveno, che arrivava direttamente da Delio Rossi, il quale aveva già avuto modo di allenare Ilicic nel Palermo tra il 2010 ed il 2011. Una domanda, però, destinata a rimanere senza risposta, nonostante la ricca offerta che Tacopina prima e Saputo poi avevano inviato dalle parti di Viale Fanti: 7 milioni di euro per l’intero cartellino, stessa proposta presentata sia a gennaio (la formula sarebbe stato un prestito con obbligo di riscatto) sia ad agosto, quando però è arrivato il definitivo no della Fiorentina. Che ha fatto (e non poco) storcere il naso all’ex ds Corvino, questa sera alla sua prima da avversario.
Del resto i numeri collezionati da Ilicic in questi ultimi mesi fanno capire piuttosto bene il perché il Bologna negli ultimi mesi abbia avuto sempre e solo lo sloveno in cima alla sua lista dei desideri: dal 29 aprile in poi (ko per 3-2 allo Juventus Stadium), Josip ha segnato la bellezza di 8 gol in altrettante partite di campionato (l’ultima alla prima di Serie A contro il Milan, su rigore). Cifre importanti per un giocatore che - dopo la prova in chiaro-scuro contro il Basilea ed il fastidio alla caviglia - da stasera vuole riprendersi la Fiorentina e spiegare una volta per tutti al Bologna perché ha scelto di restare a Firenze.