GUAIO PEZZELLA, LE NAZIONALI CI REGALINO ALMENO UNA "PACE" IMPORTANTE

15.11.2018 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
GUAIO PEZZELLA, LE NAZIONALI CI REGALINO ALMENO UNA "PACE" IMPORTANTE

Oltre la pesante tegola dell’infortunio di Pezzella, riuscirà la lontananza dovuta alle convocazioni con le nazionali almeno a far smaltire i malumori e gli attriti che si sono creati fra Chiesa e Simeone? Lontano dagli occhi, lontano dal cuore è la frase che si dicono con preoccupazione gli innamorati quando non sono insieme, ma per i nostri ragazzi potrebbe essere terapeutico in questo momento non vedersi, pensare ad altro e, casomai, fare un esame di coscienza e cercare la spinta per poter ripartire motivati e convinti che l’unione fa la forza. Ci aspettiamo una sorta di tregua, una pace fra questi due calciatori, perchè i dispetti non fanno bene a nessuno, tantomeno ad una Fiorentina in evidente difficoltà soprattutto in attacco dove, comunque, quasi tutti i protagonisti sono stati convocati con le proprie rappresentative. Simeone, Chiesa, Pjaca e Vlahovic sono in questi giorni “arruolati” con le nazionali e non ci resta che sperare che ne traggano giovamento  

Ora anche l’unico settore che ci stava dando meno problemi, la difesa, perde l’unico giocatore fidato che aveva giocato tutte le partite della Fiorentina, Pezzella, e ci viene tolto in un momento delicato e critico per la nostra Viola. Pioli avrebbe preferito averli tutti a Firenze per cercare di intensificare gli allenamenti e la ricerca dell’intesa, per studiare alternative o meglio inventarsele di sana pianta con i calciatori che ha, per provare giovani mai visti al posto di scommesse già perse, chissà quale potrebbe essere la soluzione migliore ma una la deve trovare se vuol dare una svolta a questa tristezza calcistica. Spero che riesca a fare, ammesso che non l’abbia già fatto, un intervento anche personale, che abbia parlato in modo risoluto coi singoli uomini per capire cosa li rode, tanto per essere sintetici. La squadra simpatica, giovane e di belle speranze si è trasformata in un gruppo senza anima, senza gioco e ora anche senza il suo capitano, dove affiora il nervosismo, vedi screzi appunto fra Simeone e Chiesa e viceversa e i pugni del Cholito alla panchina uscendo a Frosinone. Il Mister è stato esemplare umanamente dopo la disgrazia di Astori e confido che questa sua attitudine lo aiuti anche adesso.

La mancanza di risultati ha di fatto evidenziato i limiti di diversi calciatori, quando si vincono le partite siamo più indulgenti e più pazienti, ma il rischio di venire risucchiati nella parte media, o mediocre, della classifica ci fa paura. Forse solo a noi tifosi perché non ho sentito nessuno dalla società che abbia “tirato le orecchie” a Pioli e ai suoi, richiamandoli ad una maggiore attenzione specialmente quando vai in vantaggio e ti fai raggiungere per quattro volte di fila. Saranno già concentrati e alla ricerca di un attaccante più prolifico da affiancare a Simeone e ai suoi compagni di reparto che, tutti insieme, hanno segnato quanto il solo Benassi (5 gol)?

L’assenza di Pezzella e l’assenza di gol ci preoccupano perchè coscienti che non ci aspettano partite semplici alla ripresa del campionato. Dobbiamo andare a Bologna e poi ospitare la Juventus ma, se coi gobbi è una partita a sé, scendere al dall’Ara non sarà una passeggiata. Gli ultras locali hanno chiamato a raccolta i bolognesi per sostenere la squadra ma la Viola ha bisogno assoluto di una vittoria. La pareggite, o peggio, aprirebbe una crisi importante.

La Signora in viola