FIORENTINA, La macchina del tempo

08.12.2010 00:00 di  Paolo Bocchi   vedi letture
FIORENTINA, La macchina del tempo
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Alzi la mano chi non vorrebbe sapere come sarà il mondo fra cinque o dieci anni. Nessuno di noi ha la pretesa di fare previsioni su dove saremo o cosa succederà, però su una cosa possiamo provare a scatenare l'immaginazione: come sarà la Fiorentina?
Con un progetto viola sempre più tendente al verde, ecco che la squadra del futuro potrebbe essere composta quasi esclusivamente da giocatori "autoprodotti" o comunque acquistati in tenera età.

In porta troveremmo Andrea Seculin, portiere del '90 già nazionale under 21, la difesa sarebbe composta da De Silvestri, Camporese, Nastasic(ormai dato per certo il suo arrivo a giugno) e Gulan, con Aya,Biondi,Bagnai ed il fresco di esordio Piccini ottimi prospetti. A centrocampo uno tra Romizi e Agyei farebbe coppia con il capitano ultratrentenne Montolivo(sempre che decida di restare prolungando il suo contratto), senza dimenticare Taddei, già punto fermo in tutte le nazionali giovanili. Spostandosi in avanti ecco un terzetto tutto classe e fantasia con Ljajic, Jovetic e Carraro alle spalle di Babacar, con i vari Seferovic, Matos e Iemmello validissime alternative.
Pantaleo Corvino avrebbe probabilmente concluso la sua carriera con una decennale esperienza in viola e con la soddisfazione personale di lasciare a Firenze una squadra fatta in casa. Il centro sportivo ai campini sarebbe finalmente operativo e forse, ma qui ci vorrebbe veramente la sfera di cristallo, sarebbe stato deciso dove e come costruire la Cittadella Viola, vero e proprio crocevia di una Fiorentina finalmente protagonista oppure eterna comprimaria. E l'allenatore? Viste le sue dichiarazioni e soprattutto la quantità di giovani fatti esordire in questi mesi, chissà che non possa essere proprio Sinisa Mihajlovic: un tecnico giovane per il progetto giovani. Per vedere se questi o altri sogni si realizzeranno ci vorrebbe la macchina del tempo, altrimenti non ci resta che aspettare e vedere.