FEMMINILE: BOQUETE SHOW CONTRO L’INTER. LA FIORENTINA VINCE 4-2 E CONSOLIDA LA TERZA PIAZZA. ORA LA PAUSA. MILAN, NOBILE DECADUTA
Serviva una vittoria per chiudere l’anno in bellezza, è arrivato un vero capolavoro al termine di un match molto complicato. Al Viola Park arrivava l’Inter di Rita Guarino all’ultimo tentativo di poter lanciare un segnale di ripresa nella lotta al terzo posto. Nonostante le difficoltà create alla compagine allenata da De La Fuente, le meneghine sono state costrette ad alzare bandiera bianca di fronte alla netta superiorità delle toscane. Una vittoria ottenuta grazie anche alla tripletta dell’eterna Veronica Boquete. Per la spagnola si tratta del primo hat trick realizzato da quando gioca in Italia, ma non è il primo in carriera. Nel 2015 infatti, quando indossava la maglia dell’Eintrach Francoforte, realizzò tre goal alle danesi del Brondby durante una gara di Uefa Women’s Champions League. A 36 anni – e a ridosso del Natale 2023 -, la centrocampista iberica ha deciso di farsi un altro regalo realizzando tre delle quattro reti che hanno permesso alla Fiorentina di consolidarsi nella terza piazza della classifica.
Veniamo alla cronaca: le gigliate purtroppo devono fare a meno di Alice Tortelli, alle prese con qualche fastidio fisico rimediato nell’ultima tornata delle nazionali, e della lunga degente Breitner. C’è stato spazio comunque prima dell’inizio della partita per festeggiare il traguardo delle duecento presenze in viola raggiunto dalla capitana. Non passano nemmeno due minuti dall’inizio e la Fiorentina si trova clamorosamente in svantaggio. Cambiaghi riceve palla in mezzo e calcia verso la porta dove una fortuita deviazione mette fuori causa Baldi. Inter che perde Ghoutia Karchouni al decimo del primo tempo. La franco algerina esce in barella dopo essersi fermata da sola durante un’azione tenendosi vistosamente il ginocchio destro. Per lei la stagione potrebbe essersi chiusa al Viola Park. Le padrone prendono possesso del campo ma le lombarde chiudono le gabbie su Catena e Boquete impedendo di fatto la manovra gigliata. Nei primi quarantacinque minuti si assiste ad un match molto combattuto ma con pericoli pressoché nulli vissuti da entrambi gli estremi difensori. Alla fine del primo tempo le nerazzurre vanno al riposo sullo 0-1.
Difficile capire cosa possa essere successo nello spogliatoio viola nel corso dell’intervallo. Conoscendo il coach argentino, possiamo ipotizzare che abbia rincuorato la squadra e invocato una maggiore pressione offensiva. Detto fatto, la Fiorentina esce dagli spogliatoi a mille e mette l’Inter alle corde. Bastano cinque giri di lancette nella ripresa per rimettere le cose in parità. Un’azione a dir poco interminabile: prima Lundin di testa impegna Cetinja che respinge, la sfera arriva sui piedi di Faerge che calcia a botta sicura ma colpisce la traversa da pochi metri. Il pallone giunge nuovamente dalle parti di Lundin che prova di testa ad angolarlo ma ancora una volta si supera il portiere serbo nerazzurro. Nulla può però quando Boquete raccoglie la palla vagante e la scarica di potenza nel sacco. Sei minuti dopo è sempre la numero ottantasette ad entrare in area e a venire atterrata da un difensore nerazzurro. L’arbitro indica il dischetto del rigore e Boquete realizza la doppietta effettuando il sorpasso sull’Inter. Non ci sta però la truppa di Rita Guarino che pareggia un minuto dopo con Cambiaghi che fulmina Baldi in uscita dopo un pallone lungo su cui la difesa si fa trovare in ritardo. Proteste dalla panchina viola che invoca un fuorigioco che effettivamente – rivedendo le immagini – c’è ed è abbastanza netto.
Tuttavia la rete del pari viene convalidata dal direttore di gara che, come abbiamo più volte denunciato nel corso dei nostri appuntamenti, non vanta dell’assistenza del Var. De La Fuente toglie Lundin e Parisi per Longo e Johansdottir ma le ospiti si difendono bene e provano a punzecchiare in contropiede. A dieci minuti dalla fine Boquete riceve sull’out destro e si invola verso l’area avversaria per poi scaricare un sinistro a giro su cui Cetinja non può nulla. È la tripletta del “pulpo spagnolo” nonché il definitivo sorpasso della Fiorentina sulle nerazzurre. De La Fuente rinforza gli esterni togliendo una spenta Mijatovic per Toniolo. In seguito inserisce anche Hammarlund e Spinelli per gli ultimi scampi di gara regalando la standing ovation a Boquete stessa.
Quando tutti non aspettano altro che il triplice fischio del direttore di gara ecco che Severini riceve al centro e riparte in contropiede servendo un cioccolatino che Catena incrocia in rete battendo la numero uno ospite per la quarta volta. Terzo goal consecutivo per la numero dieci gigliata con il CT Soncin che ha preso appunti in vista dei prossimi impegni con la maglia azzurra. Finisce 4-2 con la Fiorentina che trascorrerà Natale e Capodanno al terzo posto in piena zona europea. Si tornerà in campo il 13 gennaio 2024 per la sfida contro il fanalino di coda Napoli che sabato scorso ha fermato il Milan sull’1-1 in casa loro. E del Diavolo parleremo a breve.
Prima scendiamo in Primavera per dirvi che la Fiorentina si è aggiudicata il difficilissimo derby con le pari età dell’Arezzo. La gara, disputata la scorsa domenica, si è tenuta allo stadio Davide Astori del Viola Park e ha visto le ragazze di Nicola Melani imporsi 3-0 sulle amaranto allenate dall’ex portiere Ilaria Leoni grazie ai sigilli di Mailia, e Penna (doppietta). Le gigliate Under 19 si assestano così al sesto posto tallonando Milan, Inter e Sassuolo tutte a distanza di una vittoria. Per loro il rientro è fissato per il secondo weekend di gennaio dove saranno ricevute dalla Lazio ultima in classifica.
Dicevamo del Milan, una squadra sempre più in crisi dalla quale non sembra esservi via d’uscita. Eppure guardando la rosa del Diavolo troviamo dei nomi di grande valore. Ragazze che rientrano costantemente nella scelta dei CT quando ci sono le convocazioni e calciatrici di livello internazionale di tutto rispetto. E allora com’è possibile che una compagine come quella rossonera stia rischiando addirittura di finire per disputare la poule salvezza al termine della regular season? Le motivazioni sono molteplici, ma chi conosce bene l’ambiente del calcio femminile sapeva già da parecchio tempo che il progetto Milan era costantemente al vertice della tensione pronto ad implodere su se stesso. Cosa che effettivamente è avvenuta nel corso di questa stagione. Il principale indiziato di quelli che erano i problemi pareva essere l’ex tecnico Maurizio Ganz, raggiunto dal provvedimento di esonero da quasi un mese. Ma neanche il suo successore ad interim Davide Corti, pescato temporaneamente dalla squadra primavera, non sta riuscendo nella difficile missione di invertire la tendenza.
E dunque Asllani e compagne rischiano seriamente di doversi giocare la salvezza al termine del girone di ritorno della stagione in corso. Una cosa che mai ci saremmo immaginati di vedere fino a due anni fa quando le rossonere erano in piena corsa europea e riuscirono a raggiungere la Champions League nel 2021. Un’avventura durata troppo poco dalla quale si sperava che la società traesse esperienza ma non è stato così. Con Ganz già fuori dai giochi e la direttrice generale Elisabet Spina pronta ad essere esautorata al termine del torneo, il Milan deve ridisegnare un nuovo progetto se vorrà dire la sua nel calcio femminile italiano ed europeo. E negli ultimi anni, il club rossonero ha perso troppi elementi importanti che forse avrebbe dovuto trattenere. Un esempio: la stessa Veronica Boquete che ora sta portando la Fiorentina alle porte dell’Europa.
La rubrica sul calcio femminile si ferma per qualche settimana in virtù della sosta di Natale e riprenderà il 14 gennaio.