EUROPA LEAGUE, Non c'è più rispetto...
Ranking Uefa. Prestigio. Parole belle e scintillanti, ma che paiono non collimare, oggi, con gli obiettivi delle italiane. L'Euroflop d'Europa League, dove solo l'Inter ha alzato la testa e la cresta, stendendo pure con una squadra B il Partizan Belgrado. Sottovalutare la seconda competizione continentale, che in molti sognano ma in troppi bistrattano, sembra diventata moda tutta italiana. Dal Palermo che crolla col Thun in poi, la scia pare chiara: quest'anno il Napoli è icona e simbolo di una Serie A che non considera, altezzosa, l'Europa League. Perde col PSV, crolla col Dnipro. Tutto preventivato, però, visto che già ad inizio stagione il presidente De Laurentiis disse "non ci interessa". L'Udinese, semmai, è un baluardo troppo acerbo ma comunque coraggioso: l'impresa di Anfield ricorda trionfi a tinte viola, la sconfitta con lo Young Boys è arrivata perché le riserve non sono all'altezza di titolarissimi sin troppo spremuti.
La Lazio non vince col Panathinaikos, ma Petkovic dimostra comunque d'essere affezionato alla competizione. Il punto è che, sino alla fine, un'italiana non arriva quasi mai. L'ultima fu proprio la Fiorentina che, schierando sempre o quasi i suoi 'titolarissimi', onorò la Coppa Uefa 2007-08, crollando solo in semifinale ai rigori contro i Rangers. Il resto, Udinese esclusa un anno dopo, sono timide passeggiate d'Europa, con fare altezzoso, mentre il raning Uefa s'abbassa ed i posti diminuiscono. Altrove, intanto, sorridono, crescono e maturano, misurandosi anche in competizioni continentali, sia club che giocatori. La Fiorentina, intanto, sogna il ritorno in Europa: magari in Champions, è chiaro, ma il rispetto per maglia e tifosi chiamerebbero altrettanto impegno e coerenza anche in Europa League. Anche perché, dal 2008 in poi, è quello che manca: il rispetto.