DILEMMA SULLA PUNTA
Il giorno libero che Stefano Pioli ha concesso alla sua squadra servirà al tecnico viola per affrontare in prima persona uno dei tanti nodi di questa Fiorentina, da sciogliere possibilmente entro la partita di domenica contro il Chievo. E quello forse più evidente riguarda ancora una volta il ruolo di centravanti, con il Cholito Simeone che partita dopo partita sembra accumulare sempre più difficoltà (il dialogo con i compagni di reparto, i tre trequartisti, contro l’Atalanta è apparso in alcuni casi inesistente) e Babacar che, gettato nella mischia domenica sera, non è stato in grado di far valere il suo peso specifico ma anzi ha sprecato tutte le occasioni a campo aperto che gli si sono create davanti.
Un bel dilemma per Pioli, che se da un lato - numeri alla mano - sarebbe tentato a dare per la prima volta fiducia al senegalese in partenza (i numeri di Babacar della passata stagione raccontano che l’attaccante va in gol una volta ogni 126’ giocati, ovvero quasi un gol ogni partita e mezzo) dall’altro però continua a ritenere più adeguato al suo gioco proprio Simeone, che in questo campionato però ha segnato un solo gol, contro il Verona, nell’arco di 594’ giocati (Baba per il momento, entrando dalla panchina quattro volte su sei partite, ha accumulato 96’ sul campo, poco più di una partita intera). Una scelta difficile la cui soluzione però al momento non prevede un radicale cambio di modulo.
Se infatti il 4-2-3-1 visto fino ad ora resta la prima ed unica opzione percorribile (Saponara ormai è in rampa di lancio e contro il Chievo tornerà a giocare qualche minuto), è possibile che nel corso della sosta di campionato dopo la gara di domenica, il tecnico viola possa iniziare a lavorare sulle alternative tattiche da adottare per la propria squadra, con il 4-3-3 che potrebbe da un lato aiutare Benassi e dall’altro permettere a Chiesa di stare più vicino alla porta ed al suo centravanti. Per la gioia del Simeone o Babacar di turno.