CON L'ATALANTA IL PUNTO PIÙ BASSO: ORA GERSON CERCA IL RISCATTO
Oramai lo si è capito bene, a lui Pioli non vuol rinunciare proprio mai. Sia che parta (come quasi spesso è avvenuto) nella formazione titolare sia che invece inizi dalla panchina: Gerson c'è sempre. Che sia in giornata sì oppure in quella no, come più volte quest'anno gli è già capitato. Eppure il tecnico della Fiorentina non ne vuole proprio fare a meno ed è forse per questo che in estate, quando si è trattato di trovare un accordo con la Roma per il trasferimento del giocatore, l'epilogo è poi stato quello del prestito secco. Una formula decisamente poco vantaggiosa per i viola ma che ha fatto felice l'allenatore, che lo aveva messo in cima alla lista dei suoi desideri di mercato.
I numeri del brasiliano, per il momento, non stanno però rendendo giustizia al giocatore, tecnicamente tra i più talentuosi della rosa (in allenamento i ben informati raccontano che l'ex giallorosso si rende protagonista di giocate ai limiti dell'incredibile). Segno che ancora qualcosa manca per poter aspirare a diventare un top player ed avvicinare così la Seleção (l'obiettivo mai troppo nascosto di Gerson è quello di vestire un giorno la maglia del Brasile).
Dicevamo però delle cifre. Che raccontano che proprio contro l'Atalanta, il mediano è andato più in difficoltà di altre volte, portando termine solo 28 azioni sulle 57 effettuate (appena il 49%), vincendo la metà dei duelli in partita (il 50%, ovvero 11 su 22) e toccando il punto più basso in fatto di passaggi corretti riusciti (16 su 21, circa il 76%). Non troppo incoraggiante anche il dato sui palloni persi (9 in totale, ben 5 nella propria metà campo), che ha segnato il record negativo di questa stagione per Gerson, che mai era stato così impreciso.