TMW, Prandelli-Rossi: il retroscena della decisione
La delusione di Giuseppe Rossi, l'amarezza di Prandelli. L'esclusione di Pepito dai 23 per il Brasile ha colpito un po' tutti, l'italo-americano in primis. Tuttomercatoweb.com ha raccolto in esclusiva i retroscena della querelle.
Erano i primi giorni di maggio quando Cesare Prandelli e Giuseppe Rossi si incontrarono, in un bar del centro diFirenze, per parlare dei Mondiali in Brasile. La non convocazione di Pepito era scontata per il ct, e già prima della fine del campionato la decisione di non portarlo in Brasile era già piuttosto chiara. Fu lo stesso Rossi, proprio durante quella chiacchierata, a chiedere a Prandelli di dargli una chance. "Mister mi dia una possibilità, mi porti almeno a Coverciano". Una richiesta che Prandelli decise di avallare a suo discapito, visto come sono andate le cose. Rossi ottiene così la sua pre convocazione, nonostante le premesse del ct, che senza l'infortunio avrebbe sicuramente puntato sulla sua classe e tecnica per la fase finale dei campionati del mondo. I giorni avanzano, Pepito lotta con impegno e dedizione per il suo sogno, Prandelli osserva i miglioramenti che anche i famosi test fisici svolti nei giorni scorsi evidenziano nonostante la premessa fatta fin da subito, ovvero che non avrebbe fatto parte dei 23 scelti. Venerdì, poi, Prandelli e Rossi parlano da soli, ancora una volta. Gli viene data l'opportunità di giocare titolare nell'amichevole con l'Irlanda, l'ultima prima della partenza per il Sudamerica, per verificare il livello di condizione fisica. Questa non sembra essere un problema, lo è invece il modo di stare in campo del ragazzo. Gioca fuori area, mancano gli inserimenti, quelli in cui Rossi solitamente fa la differenza. Da lì la decisione del ct, quella di confermare la sua scelta fatta agli inizi di maggio: Rossi resterà fuori. Arriva dunque il momento di comunicare il tutto ai giocatori. Prandelli affronta la questione con Rossi. Per quest'ultimo è come uno shock apprendere di non far parte del gruppo. Il sudore, l'impegno e le parole di stima nei suoi confronti, nella testa di Pepito sembravano aver fatto cambiare idea al ct. Restano, adesso, il sogno infranto di Beppe e l'amarezza di Prandelli, convinto fin dal primo istante di non aver illuso lo sfortunato ragazzo.