MAZZARRI, Con i viola sarà durissima. Palacio...
"Con i viola sarà durissima, contro una squadra che non dà mai punti di riferimento. I viola si muovo tutti, senza posizioni fisse. Tutti portano palla e sono sempre pericolosi. La Fiorentina in questi anni ha fatto bene e la riprova sono i risultati raggiunti da Montella". Così Walter Mazzarri nella conferenza stampa alla vigilia del match con i viola.
"La pressione ce la siamo presa noi con la scoppola con il Cagliari. Dopo abbiamo analizzato il nostro lavoro e anche ieri lo abbiamo fatto sulla partita d'Europa League. Sulla testa dei giocatori si lavora meglio dopo un successo".
I crampi di giovedì? "Le energie fisiche si consumano solo con un lavoro fisico, ma anche a livello mentale. Il cervello si nutre di zuccheri e spesso ne brucia più della muscolatura. Questo dimostra quando i giocatori vogliono vincere e tengano al loro rendimento. Ci vuole equilibrio, serve attenzione, non tensione. Bisogna isolarsi e le pressioni bisogna imparare a gestirle. Contro il Cagliari nessuno aveva i crampi anche se eravamo in dieci e spero sia un episodio isolato."
Il problema principale da risolvere? "Nel calcio ci sono tanti fattori da considerare. Lavoriamo sulla prestazione e non sempre questa va di pari passo con il risultato. Lavorando tanto però sono convinto che nel breve periodo arriveranno anche i risultati".
Le critiche nei miei confronti? "A questa domanda non rispondo".
Inter squadra di individualità e non di gruppo? "Le parole di Zeman non sono state queste. Ogni giocatore fa un lavoro individualità e questo capita quando ci sono tanti giocatori di qualità. Serve un po' di spazio a questo tipo di calciatori. Sono valutazioni da fare in base alla rosa. Da sempre sono conosciuto per un'organizzazione maniacale delle mie squadre".
Se si può lavorare sul piano degli attributi? "Quando sono in panchina ho il diritto e dovere di stimolare i miei giocatori. Loro lo sanno e questo è quello che importa. Purtroppo siamo spiati dalle telecamere e devo ricordarmi di mettere una mano davanti alla bocca".
Meglio affrontare due grandi come Fiorentina e Napoli? "Vedremo. Dobbiamo lavorare e capire per continuare a crescere. A volte abbiamo avuto dei cali e per questo dobbiamo lavorare sulle nostre qualità. Sappiamo cosa dobbiamo fare e cercare di farlo al meglio. Se poi gli avversari ci superano in bravura bisogna affrontare la sconfitta".
Le critiche che mi hanno dato più fastidio? "Quando finisce una partita, dopo aver capito l'ambiente, so già quello che verrà scritto. Non devo dire altro, non m'interessa. Alcuni critici influenzano le persone allo stadio, con idee non reali".
Quali sono le certezze perse dalla squadra? "La squadra dopo la gara con il Cagliari ci siamo scusati anche perché arrivavamo dalla prestazione con l'Atalanta. I ragazzi ne hanno risentito e per questo ringrazio ancora la curva per quanto fatto in Europa League per tutti i 90'".
Gli obiettivi? "Io vedo una società unita che lavora per tornare ad alti livelli nel più breve tempo possibile in base alle possibilità economiche esistenti"
Un messaggio all'ambiente? "Sono un allenatore, non un attore. Io penso a lavorare dando il massimo per la società. Non voglio applausi o cori dai tifosi. Ho sempre cercato i risultati e questo è importante. Dopo un anno sono andato sotto la curva per ringraziarlo perché adesso conosco l'ambiente nerazzurro. Loro vogliono davvero bene all'Inter e ci aiutano a rendere al meglio".
Palacio? "Sta bene ma non è al 100%. Benedetta la sosta perché così potrà lavorare".
Hernanes? "Lo scorso anno ci è servito per centrare il quinto posto. Quest'anno ha fatto prestazioni buone e altre meno buone. Chiaramente deve migliorare, ma non si può fare un ragionamento sulla base del denaro investito per lui".