MAZZARRI, Cassano sarà il Totti della Sampdoria

16.08.2007 13:47 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Una trattativa lampo e l’inattesa telefonata di Cassano al nuovo allenatore Mazzarri lunedì sera, la definizione degli ultimi dettagli nella giornata di ieri, fino alla ‘benedizione’ di Mijatovic («Antonio farà una grande stagione nella Sampdoria — ha detto il dg del Real Madrid —. E’ un bravo ragazzo, purtroppo qui ha avuto tanti problemi e sa che deve cambiare alcuni lati del suo carattere, ma credo che a Genova possa fare bene. Ha capito parecchie cose...»). Il grande botto di Ferragosto è arrivato proprio mentre la Samp sta per giocare in Coppa Uefa contro l’Hajduk, domani sera a Spalato. Il blitz della comitiva doriana a Madrid ha dato i risultati sperati e ieri sera, dopo le 22, è stato dato l’annuncio ufficiale: Cassano è un giocatore della Samp. L’accordo (prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a sei milioni di euro) prevede anche una clausola, sottoscritta ieri mattina, in favore della società di Calderon: se la Samp, infatti, dopo aver acquistato il cartellino del giocatore, dovesse decidere di vendere l’attaccante a una cifra superiore a quella pagata, realizzando una plusvalenza, dividerebbe gli utili con le merengues. Ma è stata seccamente la notizia secondo cui il giocatore barese si sarebbe ridutto l’ingaggio di circa 500.000 euro: «Non è assolutamente vero», fa sapere il suo manager Giuseppe Bozzo. Una cosa è certa: dall'affare Cassano è nata una collaborazione tra i due club, visto che ai liguri è stato girato in prestito per una stagione il diciassettenne serbo Stefan Jovetic acquistato dal Partizan Belgrado e paragonato in patria a Savicevic.
Le attenzioni, però, sono tutte rivolte a Cassano: sabato l’ex madridista sarà presentato a Genova. Per lui maglia numero 25 (come i suoi anni), non la 10 che resta ‘congelata’ in omaggio a Flachi. «Cassano adesso deve mettersi a posto fisicamente e parlare il meno possibile. E' un grande campione, ha grandi qualità: per lui è arrivato il momento di rispondere sul campo». Queste le prime parole di Mazzarri che già sprona il ragazzo barese. «Io non giudico mai un giocatore per il passato, il rapporto e l'idea che avrò di lui si baserà solo su quello che vedrò io in allenamento». Di certo l'approccio è di buon auspicio: la telefonata al suo nuovo allenatore appena saputo della conclusione positiva della trattativa, è stata gradita dallo stesso Mazzarri: «Cassano mi ha chiamato lunedì sera e ho apprezzato molto questo suo gesto: mi ha colpito anche per le cose che mi ha detto e l'entusiasmo che mi ha dimostrato. Chiamare il proprio allenatore appena conclusa una trattativa è un gesto di grande umiltà. Può giocare quasi in ogni ruolo dell'attacco. Potrebbe anche fare il centravanti stile Totti oppure la seconda punta in un 3-5-1-1».



FUMATA BIANCA in vista anche per il trasferimento di Emerson al Milan. Perché le dichiarazioni rilasciate ieri pomeriggio da Mjiatovic («Il giocatore ha un contratto con noi, è un grande professionista e un bravo calciatore. Se dovesse rimanere a Madrid per me sarebbe una bella soluzione, perché Emerson ha tanta esperienza e può aiutarci a vincere qualcosa...») sembrano solo di facciata e dettate da una precisa strategia: giocare al rialzo. Eppure anche ieri l'intermediario Ernesto Bronzetti, dopo la riunione nella notte di lunedì, si è rimesso a trattare con lo stesso Mjiatovic, nella speranza di definire tutto al più presto e andarsene finalmente in vacanza. Il Real Madrid continua ad avere pretese importanti, addirittura vorrebbe ricavare 10 milioni da un giocatore che non gradisce più. Il Milan punta invece a spendere molto meno (2 milioni per il prestito più 5 per il riscatto fra un anno) e fa sapere al Real di essere pronto a virare su Motta del Barcellona, in vendita per 5 milioni. Ma in via Turati qualcuno già si sbilancia: «L’arrivo di Emerson possibile? Di più, probabile...». E infatti in serata il colpo di scena: blitz a Madrid di Adriano Galliani e cena con i dirigenti del Real. Come successo per Ronaldo. Magari l’esito sarà lo stesso.