FICCADENTI, Sono contento per Behrami
Contro tutto e tutti e con il solo appoggio del suo presidente, Igor Campedelli. Massimo Ficcadenti ha condotto il Cesena alla Salvezza con una giornata d'anticipo e dopo aver conquistato l'obiettivo stagionale, ha deciso di salutare nel migliore dei modi. E senza neppure una polemica. Anche perché probabilmente non ha neanche motivo di farne. L'ormai ex allenatore dei romagnoli, parla ai microfoni di TuttoMercatoWeb della sua avventura bianconera e di quello che potrebbe prospettargli il futuro.
Ficcadenti, è ovviamente soddisfatto di quanto ha fatto a Cesena.
"Abbiamo fatto un lavoro importante e raggiunto un risultato fondamentale per Cesena, ovvero la salvezza".
Però ha deciso di andare via. Perché?
"Diciamo che la scelta è stata condivisa. Con il presidente c'era e c'è tutt'ora un grande rapporto e così abbiamo fatto questa scelta. Io e lui abbiamo voluto, nei momenti di difficoltà, la grande compattezza che avete visto. Però una volta raggiunta la salvezza, abbiamo deciso di separarci. Ma non c'è un vero e motivo, non saprei come spiegare. Non c'è un motivo particolare, faccio anche fatica a trovarne uno. Raggiunta insieme la salvezza, abbiamo ritenuto fosse giusto lasciarci".
Durante la stagione è stato spesso criticato.
"Come tutti. Sono pochi gli allenatori non criticati. Ma prendo quanto di positivo c'è stato e rimane ciò che abbiamo fatto sul campo".
Campedelli non ha dato ascolto ai malumori e lei è sempre rimasto alla guida della squadra. Il suo ex presidente ha avuto ragione.
"Il presidente nel mio lavoro ha sempre avuto fiducia. E poi mica ci siamo salvati nelle ultime dieci partite. Abbiamo avuto alti e bassi e qualche difficoltà legata ai risultati, ma le prestazioni sono state positive".
E pensare che Maccarone ha rifiutato Cesena per paura di retrocedere, ma alla fine in serie B c'è andato con la Sampdoria.
"La scelta di Maccarone è assolutamente da rispettare. Il ragazzo ha fatto una scelta professionale che ci stava, anche perché nessuno poteva immaginare che la Sampdoria raccogliesse così pochi punti nel girone di ritorno. Nel calcio i verdetti si conoscono solo alla fine".
Sotto la sua guida si sono messi in luce, tra gli altri, Parolo e Giaccherini.
"Parolo ha raggiunto il sogno di tutti i giocatori, ovvero la Nazionale. Sia lui che Giaccherini sono arrivati tardi in serie A, ma hanno dimostrato di saperci stare. Non so quali sono i progetti della società, ma so che i due hanno delle richieste".
E non è certo nuovo nella valorizzazione dei giocatori. Da ricordare a Verona Valon Behrami, che quest'anno ha risvegliato la Fiorentina.
"Valon è un giocatore importante. Tornato dal West Ham si è rivelato un ottimo elemento per la Fiorentina e sono contento per lui".
Parolo sembra interessare a Fiorentina, Inter, Genoa e Palermo.
"So che qualche richiesta importante c'è stata e penso che queste squadre siano interessate. Ma non so dove giocherà il prossimo anno".
Il Cesena riscatterà Jimenez?
"Non conosco più le strategie della società. Luis ha fatto bene, quest'anno ha giocato ad alti livelli e la società è stata brava a prenderlo e rilanciarlo. Jimenez si è rivelato un calciatore molto importante".
Lei avrebbe dichiarato che in virtù del suo passato all'Hellas non andrebbe mai al Chievo Verona.
"No, le dichiarazioni sono state semplificate. Conosco il presidente e il direttore che stanno lavorando bene, però ho giocato con la fascia da capitano e allenato il Verona e tra l'altro ci vivo, quindi voglio essere sereno e poter vivere esperienze in altre città".
Il Chievo l'ha cercata?
"Qualche squadra mi ha contattato, ma tra queste non c'è il Chievo Verona".
Non è ancora dato sapere la sua prossima destinazione. C'è chi dice che ai nastri di partenza potrebbe restare fermo, aspettando l'opportunità giusta.
"Dipenderà da ciò che arriverà e poi valuterò in base alla squadra e al progetto. Sono comunque sereno e attendo con fiducia".