DIEGO DELLA VALLE, Io anarchico rispettoso
“Io paura di invecchiare? Sono convinto di avere vent’anni. Sono un perfetto incosciente. Arriverà un giorno in cui dovrò andare da un pulmino di psiconalisti. Per ora va bene così: cerco di essere un anarchico rispettoso’”. Così Diego Della Valle si racconta in una lunga intervista esclusiva a Grazia, il settimanale diretto da Vera Montanari in edicola mercoledì 14 maggio. “Ammiro chi non cerca il potere pur avendo tutte le qualità per ottenerlo. Questi sono i veri eroi, persone che sanno scegliere, persone libere. E io nelle cose serie sono uno libero. Faccio quello che voglio, decido io della mia vita. Scelgo tutto quello che sono. E non faccio mai il passo più lungo della gamba, perché ci tengo a costruire la mia tranquillità interiore”, ha aggiunto Della Valle. Presidente di Tod’s e Fiorentina, a capo di un piccolo impero economico, dice di non essere materialista: “Non valuto la gente in base a quello che ha. A parte quello che mi serve per vivere bene, tutto il resto non conta”. I suoi beni? “Sono tutte cose a cui potrei rinunciare anche subito”, prosegue: “Per questo ho un motto di famiglia da lasciare ai miei figli. Tre parole: dignità, dovere, divertimento. Questo è tutto ciò che mi serve”. “Cerco di avere sempre la stessa faccia controllando le passioni. È una ginnastica, un modo per mantenersi in equilibrio. Una vita come la mia crea sicuramente degli indurimenti”, spiega: “Io cerco di non cambiare troppo e di non dimenticarmi mai chi sono e da dove vengo.
Lì c’è una sola cosa importante: la reputazione. In provincia è la vera ricchezza delle persone. Avere una buona reputazione mi fa sentire tranquillo e mi dà energia”. Poi attacca: “La polemica sul bonus di 1.400€ ai dipendenti di Casette d’Ete mi sembra stupida. Nell’azienda lavorano persone che fanno la spesa con mia madre e non è bello vedere gente che non arriva alla fine del mese. Abbiamo messo le mani al portafoglio: se avessimo aspettato un nuovo governo e nuovi contratti...”. Infine parla di amici e donne. Insieme a Carlo Rossella, Enrico Mentana, Luca Cordero di Montezemolo sono stati definiti un gruppo alla ‘Amici miei’. “Ci piace trovarci nel tempo libero, mangiare e bere insieme e fare qualche guasconata: è un modo per essere seri e non seriosi. Non frequento persone per mondanità, mi piacciono gli amici veri”. E riguardo le ultime traversie di Mastella racconta: “Gli sono stato vicino. È il minimo che ci si deve aspettare dagli amici”. Sulle donne: “Il femminismo non è femminile. Una donna per essere femminile non deve mettersi in competizione con l’uomo. Mi piacciono le belle donne, non quelle aggressive e insicure. Per bellezza intendo: un certo comportamento, dignità e allegria. Poi penso che tenere in ordine la casa (nel senso della famiglia, dei valori, degli affetti) sia un ruolo molto importante e molto gratificante”, conclude Della Valle a Grazia.