CASTELROTTO, Un trasloco forzato
La chiamano «Legge di Murphy». Se qualcosa può andare male, scrivono, lo andrà sicuramente. Sa quasi di beffa il «trasloco» cui la Fiorentina è costretta ad adeguarsi per potersi allenare su un terreno di gioco accettabile. Perché dopo la mattinata passata di fronte a pozzanghere e a un terreno pesantissimo, non appena la truppa gigliata si è mossa dal campo «Laranza» è uscito uno splendido sole. E trasferirsi non è stato semplice.
Non a caso anche i pulmini che trasportavano la squadra si sono dovuti ricredere sul percorso fra le vallate, con svariate inversioni di marcia. Il centro sportivo «Wasserebene» ha accolto i sostenitori gigliati sulle tribune a ridosso del campo, e nonostante non fosse delle misure regolamentari ha consentito comunque a Prandelli e al suo staff di poter lavorare nel migliore dei modi con il gruppo. Un imprevisto poco gradito, quello capitato alla Fiorentina, ma di fatto inevitabile. Troppo zuppo il campo del «Laranza», inutile il rischio d'incorrere in infortuni causati dal terreno viscido. Da oggi, comunque, la Fiorentina - irritata dal contrattempo - tornerà ad allenarsi nella sede originaria.