C.CONTI, Fiorentina e Udinese società modello

28.04.2011 18:16 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: udineseblog
C.CONTI, Fiorentina e Udinese società modello
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Carlo Conti, uno dei presentatori più amati dal pubblico è conosciuto anche per la sua passione per il calcio (e la Fiorentina). Udineseblog, in esclusiva, l'ha fatto parlare della gara tra gigliati e friulani e non solo. Con alcune battute importanti e spesso condivise da molti: per esempio questo calcio che sta diventando troppo serio.

Fiorentina-Udinese come la vivrà?
"Con l'emozione di ogni domenica. Sono contento per l'Udinese. Le provinciali possono dire la loro, seguendo acquisti vincenti. Se lo merita, ha un grande allenatore. La serietà porta risultati. Ovviamente spero che qualche punto lo perda a Firenze. Però l'Udinese mi ha fatto piacere vederla così in alto"

Come spiega il campionato deludente della Fiorentina e quello ottimo dell'Udinese?
"L'Udinese è frutto del lavoro. La Fiorentina è stata sfortunata. Se perdi pezzi da novanta diventa difficile. Poi c'è un allenatore nuovo che deve entrare nei meccanismi viola. Vediamo il prossimo anno. La Fiorentina deve ripartire da Montolivo e Jovetic, questo è certo"

Domanda da non fare mai a un fiorentino: ma è meglio Baggio o Sanchez?
"Baggio è stato un campione straordinario, unico. Nel campo e fuori. Di Sanchez dicono un gran bene, ma Baggio è Baggio"

E tra Della Valle e Pozzo cosa terrebbe del primo e ruberebbe all'altro?
"Sono due grandi imprenditori che fanno quello di cui sa parla: il fair play finanziario. I risultati di bilancio sono importanti. La Fiorentina ne sa qualcosa. Personalmente preferisco questo tipo di presidenti rispetto a tanti altri che spendono più di quanto possono".

Si dice che nello spettacolo (calcio, ma non solo) si guadagna troppo: è una critica giusta?
"Io credo che nessuno regali mai nulla. Se nel calcio o nello spettacolo danno tanti soldi vuol dire che girano e c'è chi fa guadagnare. Non esiste un mestiere dove regalano denaro. Sembra più facile fare questi mestieri dal di fuori, ma ci sono tanti sacrifici e rinunce. E alla fine ti pagano se meriti"

Lei ha fatto anche film: come mai c'è poco calcio nel cinema italiano mentre ci sono molti sport in quello americano?
"Credo che ci hanno provato ma è un mondo che sentiamo nostro ed è difficile raccontarlo. Funziona con le parodie tipo Oronzo Canà. Un po' come la tv: pochi film belli per raccontarla com'è davvero"

Domenica la Fiorentina sembra senza obiettivi, ma l'Udinese ha parecchie assenze. Che gara sarà?
"Una bella gara: a questo punto la Fiorentina deve dimostrare tante cose per il futuro. L'Udinese vuole finire alla grande sognando il quarto posto, che può raggiungere a mio avviso"

Da conduttore parliamo di altri conduttori, gli allenatori: Mourinho?
"Lui ha un carattere forte. Punta sulla polemica. Alle volte volte gli va bene, altre meno. Preferisco personalmente un profilo più basso, tipo Guidolin e Prandelli"

Il migliore in assoluto?
"Non c'è un migliore: è un insieme di cose che fa vincere le gare. Non vince l’allenatore ma i giocatori che alla fine vanno in campo e decidono la partita, poi è fondamentale la società. Il calcio è bello proprio perché è una squadra in tutti is ettori. Solo se è compatta vince"

Il calcio, come dice Beha è diventato troppo serio e non solo importante?
"Diciamo che in Italia si è perso il gusto del gioco. Principalmente dovrebbe essere così. Gli interessi economici invece l'hanno portato a diventare serio: si è perso il gusto anche della sconfitta, della gara, della competizione. E' un problema della nostra vita, specie in Italia. E avviene in tutti i settori. Tutti contro tutti con la logica della vittoria a tutti i costi passando sopra tutto e tutti".

Infine: il giocatore che avrebbe voluto a Firenze dall'Udinese e non è mai arrivato...
"Di Natale: c'è stato un momento che erano vicini. Peccato per noi, meglio per l'Udinese"

E nel futuro di Carlo Conti?
"L'eredità fino a fine maggio. Un successo con la quinta stagione che è stata ottima. Film: a ciascuno il suo mestiere, al massimo qualche cameo nei film del mio amico Pieraccioni"