ANTOGNONI, Anno della consacrazione. Pjaca...
Giancarlo Antognoni, club manager della Fiorentina, ha parlato a RMCSport: “Il percorso viola è iniziato l’anno scorso ed è una strada di ringiovanimento. Avendo ceduto giocatori importanti come Ilicic e Borja che hanno fatto molto per Firenze, è stato possibile rivoluzionare la squadra. Quest’anno questa squadra nonostante sia giovane ha ottime prospettive e grandi margini di maturazione. Adesso può avvenire la consacrazione di questa squadra. Pioli conosce i giocatori e sta facendo la conoscenza dei nuovi. Ci sono i buoni presupposti per fare un buon campionato. Siamo la squadra più giovane le prospettive sono molto positive. Pjaca? E’ un ragazzo che abbiamo inseguito molto e alla fine siamo riusciti a portarlo a Firenze. E’ un esterno che ha fatto bene fino ad oggi, ha avuto qualche incidente di percorso. Purtroppo non ha potuto fare la preparazione avendo avuto poco tempo perché stava disputando il mondiale con la Croazia. Vediamo se il mister potrà schierarlo in questa giornata anche se ancora non è al 100%. Veretout? E’ stata la sorpresa l’anno scorso. Il merito è anche di Corvino che l’ha scelto. Ha dimostrato il suo valore, Può ricoprire tutti e tre i ruoli del centrocampo. Puo giocare regista basso al posto di Badelj come lo proverà Pioli. Oltre ad essere bravo tecnicamente è quello che come centrocampista ha fatto più gol di tutti. Ci auguriamo che possa ripetere il campionato dell’anno scorso. Che tipo di campionato si aspetta? Più equilibrato in vetta, la Juve rimane la protagonista assoluta. Le altre squadre che sono dietro si sono rafforzate come Milan e Inter.
Il Napoli ha acquisito un grande allenatore, la Roma ha confermato di essere li e di poterci stare. Le prime otto si sono rafforzate quasi tutte. La Juve con Ronaldo ha aggiunto quel valore che crea ancora più concorrenza. Champions? La Juve punta questo obiettivo, l’Inter alla fine riuscirà a fare una buona Champions perché si è rafforzata con giocatori esperti. Hanno dei gironi molti difficili sia Napoli che Inter ma penso che alla fine riusciranno a passare. A Madrid spero ci possa andare una squadra italiana. Premio per Modric? Finalmente un centrocampista che vince un grande trofeo. Sono contento per lui perché meritava questo riconoscimento. Talenti in giro? I numeri dieci piano piano si stanno estinguendo. In Italia è più importante la tattica e quindi i numeri dieci vengono sacrificati. Prima si costruiva la squadra intorno a quel tipo di giocatore. In Italia ci sono bravi giocatori italiani che se hanno la possibilità di giocare di più possono dare un contributo alla nazionale. Nel campionato italiano il giocatore tecnico viene a scomparire, ma alla fine è quello che ti può risolvere la partita. Ti rivedi in qualcuno? Ho visto tante di quelle partite che ho visto tanti numeri dieci come Kakà quando era al Milan, lo stesso Pastore che adesso è alla Roma. Totti non lo considero un dieci ma un dieci e mezzo (ride, ndr). Questi giocatori hanno più meno le mie caratteristiche. Io cercavo di fare gol e assist”.