LA CRONACA, L’ATTESA E UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE

19.03.2024 13:05 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
LA CRONACA, L’ATTESA E UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE
FirenzeViola.it

Un’altra giornata trascorsa in attesa, mentre il mondo viola si stringeva intorno alla famiglia del dg della Fiorentina Joe Barone, prima che il van con a bordo i dirigenti viola lasciasse il San Raffaele di Milano poco prima delle 21.30. La cronaca del mattino aveva lasciato spazio al bollettino della Fiorentina arrivato intorno a mezzogiorno in merito alle funzioni vitali del dirigente, alimentate dalle tecnologie dell’ospedale meneghino, mentre la squadra dirigenziale che fin dai primi momenti del malore occorso a Barone si era occupata di tutto continuava a fare il possibile: il responsabile delle comunicazioni Alessandro Ferrari, il dottor Luca Pengue, il ds Daniele Pradè e quello tecnico Nicolàs Burdisso.

Tutti costantemente pronti a sostenere moglie e figli del dirigente. Sempre ieri erano arrivati al pronto soccorso anche lo storico scout Maurizio Niccolini e il responsabile del settore giovanile Valentino Angeloni, poi in serata pure Vincenzo Italiano faceva ritorno in ospedale dove i tesserati della Firenze del Nord avevano esposto lo striscione “forza Joe”, cui seguiva quello firmato dalla Curva Fiesole in zona Cure.

Simbolicamente è una catena di sostegno e solidarietà ininterrotta, che va oltre i volti stanchi, sfiniti, preoccupati e turbati. Impossibile immaginare cosa possa aver provato chi aveva già vissuto la tragedia del 4 marzo 2018, quando la squadra non vide scendere per la colazione il capitano Davide Astori, a qualche ora dalla sfida con l’Udinese che non sarebbe poi stata giocata. C’è tutto l’universo viola a sostenere Barone, perché com’è giusto che sia qualsiasi divisione, qualsiasi precedente che riguardi la gestione del club finisce in secondo piano di fronte all’uomo e alla sua famiglia.

Il volto della Fiorentina, il dirigente che si spende da 5 anni 24 ore su 24 su ogni aspetto della vita del club è nei pensieri di tutti, e i ringraziamenti che il club dirama sui social ad Atalanta e Lega per il rinvio del match del Gewiss (cui seguono altre dichiarazioni di altri dirigenti) confermano come il mondo del calcio abbia subito capito quanto lo sport fosse finito in secondo piano.

Mentre l’arrivo di Commisso (preannunciato per la prima mattinata di mercoledì) chiude il rincorrersi di notizie vien da domandarsi come e quali figure potranno gestire l’immediato futuro del club, sportivo e non. Se le cariche legate alla squadra non mancano, da Pradè a Burdisso, per tutte le altre dinamiche è lecito riferirsi all’importanza di Alessandro Ferrari, pur nella consapevolezza di un organigramma che eventualmente chiami in causa il CEO Mark Stephan, o magari altre figure di riferimento dell’universo Mediacom. Questioni che, come tutto il resto, ora come ora lasciano spazio al silenzio di fronte a quanto avvenuto domenica a Bergamo, prima della gara con l’Atalanta.