MUTU-TAS, Sentenza per la metà di luglio
Metà di luglio, tra il 14 ed il 16 data che in casa Fiorentina tutti o quasi si saranno segnati sull'agenda. Non solo saranno i primi giorni di raduno-ritiro della squadra viola, non solo sarà l'ultimo giorno utile per far valere la clausola rescissoria di Felipe Melo sarà anche il momento in cui si conoscerà l'esito finale della vicenda tra Adrian Mutu ed il Chelsea. Secondo indiscrezioni raccolte da Firenzeviola.it direttamente in Svizzera proprio per la metà di questo mese arriverà la sentenza del Tas (Tribunale autonomo per lo sport) di Losanna chiamato a validare o meno la richiesta di 17mln di euro formulata dai legali del presidente londinese Abramovich a seguito della positività di Mutu alla cocaina nell'ottobre del 2004. La prima udienza fissata il 7 maggio si concluse con un rinvio non ben definito che adesso pare collocarsi stabilmente per la metà di luglio. Tra il 14 e il 16 l'intervallo considerato, con ogni probabilità il 15 visto che fino al giorno precedente sono già fissate altre udienze. Sarà un verdetto definitivo e completo, che ha subito lunghi ritardi a causa della complessità e singolarità della materia (in caso di condanna la sentenza farebbe giurisdizione; in ambito italiano ad esempio si era risolta con la condanna a 10mila euro di multa la richiesta del Ravenna nei confronti di Iuliano a sua volta positivo alla cocaina) come fanno sapere dalle trafficatissime stanze del tribunale sportivo.
Nei giorni che mancano alla sentenza tutto è affidato ai giudici che compongono la commissione visto che non ci sono in programma nuovi incontri con gli avvocati di Mutu e del Chelsea e ad entrambe le parti in causa non rimane che attendere il verdetto finale della metà di luglio. La notifica arriverà per fax e per email nei due studi legali prima di essere pubblicata ma qualunque sarà l'esito le recenti sentenze del Tas hanno dimostrato che c'è margine per clamorosi ribaltoni (Mannini e Possanzini gli ultimi esempi). In realtà a livello giuridico l'appello alla corte suprema della Svizzerra è concesso solo a seguito di comprovati errori procedurali, che solo in quel caso permetterebbero di ricorrere in appello. Nulla per ora trapela sul possibile esito della vicenda anche se la clamorosa entità dell'indennizzo richiesto fa pensare almeno ad una riduzione della multa visto che già in passato sono arrivati squalifica e licenziamento per il calciatore e gli stessi avvocati di Mutu hanno cercato di dimostrare la volontà del Chelsea di liberarsi del rumeno.