ACF, Via a due mesi tra rinnovi e riassetti
Pasqua, pance piene ma non per tutti. Perché la Fiorentina, prima di potersi dire sazia, ha ancora molto su cui lavorare. Sul campo - dove l’obiettivo 3° posto resta ancora possibile, nonostante due clamorosi match-point sprecati contro Verona e Frosinone - e soprattutto sulle scrivanie, dove proprio in questi mesi verrà deciso il futuro ed il nuovo corso viola. ADV del resto, nella sua comparsata di tre giorni fa a Firenze, è stato molto chiaro: la Fiorentina non si tocca e le garanzie di continuare il progetto tecnico attuale ci sono tutte. Ed hanno come punto focale proprio Paulo Sousa, il cardine dal quale ripartire.
Su tutto il resto al momento regna l’incertezza. Dal futuro di alcune pedine pregiate (Bernardeschi su tutti, dopo l’exploit in Nazionale) a quello di gran parte dei dirigenti, il cui destino sarà chiaro soltanto in modo definitivo nel prossimo CdA. Sul fronte mercato, intanto, la Fiorentina è già al lavoro per blindare i suoi giocatori a cinque stelle: per Bernardeschi infatti esiste l’ipotesi di un prolungamento di contratto fino al 2020 (con conseguente adeguamento economico) per respingere l’assalto di Bayern e Barcellona, esattamente come per Vecino, approdato da poco nella Celeste ma mai uscito dai radar del Napoli, disposto in estate - per l’uruguagio - ad arrivare oltre i 15 milioni più bonus offerti a gennaio.
Occhio però anche al riassetto dell’organigramma societario: il club dei Della Valle, con il presidente Cognigni in testa, hanno poco gradito quello che è stato nel complesso l’operato del comparto sportivo nella finestra invernale e le voci di un “fuori tutti” generale resta sempre più insistente. Nel mirino, dunque il dg Rogg, il ds Pradè ed il dt Angeloni, con l’unico “risparmiato” che potrebbe essere il direttore sportivo internazionale Pedro Pereira. Ancora qualche settimana e tutto sarà più chiaro.