QUELLA SOTTILE LINEA VERDE
Da un po’ di tempo a questa parte sembra che i dirigenti della Fiorentina abbiano deciso di comunicare le strategie ed i progetti del club gigliato attraverso i quotidiani, o meglio, attraverso alcuni di essi. Nessuna gelosia o acredine da parte nostra, ci mancherebbe: siamo nel secondo decennio del terzo millennio, e anche se l’uomo non ha ancora colonizzato Marte -come si immaginava nei telefilm di qualche decennio fa-, su Internet ormai si fa la spesa, si pagano le tasse e si controlla il flusso del traffico sulle autostrade, per cui sono gli altri a doversi preoccupare, non certo noi. Solo che riteniamo che certe notizie, così importanti per il futuro della Fiorentina, dovrebbero essere annunciate in maniera più ampia, per non dire ufficiale, ad esempio attraverso delle conferenze stampa, nelle quali, invece, o si parla di aria fritta o si fanno proclami solenni che poi regolarmente non trovano riscontro nella realtà quotidiana. Prendiamo comunque atto, con la massima serenità, della situazione e ci affidiamo a quanto sostiene da tempo uno di questi quotidiani “prediletti”, ovvero del fatto che la Fiorentina per il futuro punterà decisamente sulla “linea verde”. Non dimentichiamo che siamo entrati da poche ore nel 2011, quello che, come annunciato tempo fa proprio dai Della Valle, avrebbe dovuto essere l’anno del terzo scudetto viola. Vi renderete pertanto conto che, se fosse confermata la scelta di una simile strategia, saremmo davanti ad un notevole ridimensionamento. Questo non significa che la società viola abbia rinunciato a vincere qualcosa. Ma sicuramente che lo ha fatto per quanto riguarda il breve periodo. E' vero, la Fiorentina con i giovani ha vinto il suo secondo scudetto. E la Sampdoria –seppur con un mix di talenti in erba e di veterani- ha conquistato il suo unico titolo. Ma ciò è avvenuto rispettivamente 42 e 20 anni fa. Anche il Manchester e l’Arsenal hanno vinto, più di recente, con i giovani, ma parliamo di un mondo a se’, di una nazione dove la guida è a sinistra e a tennis si gioca sull’erba.
Ciò non toglie, visti i cambiamenti che la UEFA auspica con grande vigore, che quella dei giovani sia la strada giusta da imboccare. Ma prima di vedere dei risultati occorreranno molti, ma molti anni, soprattutto in un Paese come il nostro, dove la cultura dello sport è la cultura del vincitore. E, tornando al problema della comunicazione tra la stessa Fiorentina e tutti coloro che ne hanno a cuore le sorti -non solo, ovviamente, i media-, riteniamo che spiegare con più chiarezza certi cambi di rotta sarebbe decisamente opportuno. Che nel mondo intero, non solo in quello dorato del pallone, sia ancora in atto una crisi economica di grandi proporzioni ce ne rendiamo conto tutti, soprattutto quando si arriva alla fine del mese. E che la burocrazia ostacoli ogni tipo di progetto innovativo lo possiamo constatare quasi ogni giorno. Perché non dirlo pubblicamente e in maniera limpida e definitiva? Riportiamo alcune delle dichiarazioni rilasciate proprio oggi al nostro sito da uno dei protagonisti della Fiorentina ye-ye, Claudio Merlo: "La Fiorentina è ad un bivio: o dice ai tifosi quello che vuol fare, acquistare giocatori per puntellare la squadra in attesa che rientrino gli infortunati, oppure valorizzare i giovani e ricreare una Fiorentina yè-yè. Sono buone tutte e due le strade, basta dirlo. Con i tifosi ci vuole chiarezza". Siamo meno pessimisti dello stesso Merlo, che vede nel momento attuale della Fiorentina una grossa somiglianza con la seconda parte della gestione Pontello. Ma non possiamo dargli torto quando sostiene: "C'è troppo silenzio intorno alla Fiorentina ed il silenzio, in questi casi, è pericoloso”.