DESAPARECIDOS
Come promesso procediamo per il nostro cammino, parlando delle possibili mosse della Fiorentina sul mercato italiano e lasciando da parte le voci esotiche che continuano a riempire l’etere e il web. Stavolta parliamo di cessioni, un argomento che forse non stuzzica tanto la fantasia dei tifosi ma di grande importanza per capire anche come il club viola si muoverà in entrata. Iniziamo da Cristiano Zanetti, colui che un anno fa i tifosi juventini rivolevano indietro, pronti a scaricare Felipe Melo. Col passare del tempo la differenza tra la lana e la seta –o meglio tra un robusto shearling ed un abito elegante ma un po’ sgualcito- è venuta fuori; e mentre il Brasiliano trascina la “Vecchia Signora”, il centrocampista gigliato continua ad essere protagonista dei report medici del dottor Manetti. Un male oscuro, quello del 33enne di Carrara, che pare sempre più il preludio ad un addio. Tra l’ex bianconero ed il Torino fioccano i messaggi d’amore, ma anche i dubbi. Il Toro ha sempre il suo fascino ma stenta anche in Serie B, Zanetti non è al momento nemmeno il lontano parente non solo del regista della Roma campione d’Italia, ma neppure del guerriero del "Jose Alvelade". Si tratta inoltre di un giocatore che non guadagna poco, sicuramente troppo per il Parma dell’oculato Ghirardi. L’impressione è che alla fine partirà, ma difficilmente la Fiorentina riuscirà a ottenere in cambio qualcosa di sostanzioso. Diversa la soluzione di Mario Ariel Bolatti, ormai definitivamente bocciato da Sinisa Mihajlovic, visto che non è partito titolare nemmeno quando è stato, assieme a Marco Donadel, l’unico centrocampista di ruolo a disposizione del tecnico serbo, ma che si presenta sul mercato con un biglietto da visita importante costituito da una lunga serie di convocazioni in nazionale.
L’ipotesi River pare farsi sempre più remota, mentre continua l’interesse di Bordeaux e Real Saragozza, due club, soprattutto il primo, che però non paiono intenzionati a svenarsi. Infine Felipe, il Brasiliano dallo sguardo triste come le sue non numerose apparizioni in maglia viola da quando è stato acquistato nel gennaio scorso. Con la difesa decimata da infortuni e squalifiche, l’ex Udinese, qualora ce la facesse a recuperare, se non per la gara con la Juventus, almeno per gli impegni al “Franchi” con Reggina e Cagliari, potrebbe avere un paio di chances per far salire le proprie quotazioni. Forse non in vista di una conferma ma di una cessione onorevole, anche se, in questo caso, sarà in ogni caso difficile evitare la minusvalenza.