BOJINOV, Ceduto solo in comproprietà
Maneggiare con cautela. Bojinov è una delicata variabile all’interno della strategia viola, l’investimento più chic della gestione Della Valle rischia — comunque vada — di trasformarsi in un’incognita, un ostacolo contabile e in prospettiva una lama a triplo taglio.
La possibilità di realizzare una plusvalenza alla rovescia è molto alta (Bojinov fu pagato l’equivalente di 15 milioni nel gennaio del 2005, oggi nessuno è disposto a pagarlo così tanto); a nessuno inoltre sfuggono le potenzialità del giovane attaccante, ventuno anni appena compiuti, gli ultimi due trascorsi nella periferia del gioco o addirittura in tribuna. Ma sarebbe un peccato prendere atto da lontano della sua sua «esplosione» in un’altra squadra, magari una diretta concorrente della Fiorentina o in un grande club estero.
Maneggiare con cautela. Eppure in questo momento la gestione del caso Bojinov è un problema secondario: la Fiorentina ha scelto la linea della fermezza, perché il contratto del bulgaro scadrà nel 2009 e il giocatore ha rifiutato il rinnovo proposto dalla società viola, che alla fine del prossimo campionato non vorrebbe trovarsi alle porte di un possibile svincolo.
I rapporti fra Bojinov e il suo talent scout Corvino sono nel frattempo cambiati e lo stesso giocatore non ha fatto mistero di considerarsi deluso utilizzando parole fuori dagli schemi e in alcuni passaggi molto dure nei confronti del direttore sportivo viola. Clima difficile, Prandelli dovrà mediare cercando di sfruttare al meglio un giocatore poco sereno ma comunque deciso a dimostrare tutto il suo valore. Non toccano a Prandelli le maggiori difficoltà della situazione — lui avrà un attaccante comunque motivato — ma semmai alla società.
Dopo un anno poco fortunato in prestito alla Juve, Bojinov e il suo procuratore hanno già anticipato i tempi facendo sapere quali sono le loro intenzioni: mai più così, il pacco postale in giro da a farlo qualcun altro. Bojinov vuol dimostrare quanto vale alla Fiorentina (prima opzione) o in un’altra squadra. Ma non in prestito.
Ecco perché la soluzione più probabile è quella della cessione in comproprietà. In questo modo la Fiorentina potrebbe «strappare» una cifra onorevole (dai 5 ai 6 milioni), riservandosi di ridiscutere la proprietà del rimanente 50 per cento fra dodici mesi. Buona norma vorrebbe che la «nuova» società di Bojinov allungasse il contratto al giocatore almeno fino al 2010, perché nessuno avrebbe interesse a investire una cifra considerevole su un giocatore prossimo allo svincolo.
Le possibili destinazioni di Bojinov sono note: in Italia Napoli, Roma, Lazio e Genoa. Possibile un ritorno anche del Palermo (possibili scambi con Barzagli e Brienza?). Ma l’impressione è che il destino dell’attaccante si decida dopo la prima parte del ritiro viola, quando Prandelli avrà valutato il comportamento e le prestazioni dell’attaccante, più che mai desideroso di mettesi in luce. Circostanza augurabile, dopo un lungo periodo in ombra.