LOTTA CHAMPIONS, Verso Napoli-Milan
Volata finale! Il Milan si è alzato sui pedali domenica scorsa, ha superato l'avversario più insidioso nel gruppo dei pretendenti ad un posto in Champions League e ora vede lo striscione d'arrivo più vicino ma ancora maledettamente lontano; servono ancora due sforzi, il colpo di reni decisivo per tagliare il traguardo e centrare l'obiettivo del quarto posto; i primi tre sono già fuggiti da un pezzo e i rossoneri avevano perso ogni speranza di lottare per il vertice da molto tempo, ma siccome ad un certo punto pure il quarto posto sembrava impossibile anche solo da avvicinare, ora siamo tutti un po' più soddisfatti, anche se niente è ancora definitivamente conquistato. Per quasi due mesi i rossoneri sono rimasti a quattro punti dalla Fiorentina: i viola vincevano, il Milan vinceva; i toscani perdevano, il Milan non ne approfittava e a sua volta veniva sconfitto; poi l'allungo decisivo in due sole giornate: vittoria a Livorno e nel derby per i rossoneri, pareggio interno con la Sampdoria e sconfitta a Cagliari per i viola; da meno quattro a più uno in soli otto giorni e ora i rossoneri sono arbitri del loro destino; due vittorie e sarà qualificazione ai preliminari di Champions League, che non renderà certo più prestigioso un altro campionato "non da Milan" ma consentirà di continuare a frequentare il "salotto buono" europeo, la ribalta dove si esibiscono le grandi squadre del continente. La prima delle partite assolutamente da vincere è quella di Napoli, dove il Milan si ripresenta dopo molti anni e con tanti bei ricordi legati al San Paolo, primo fra tutti l'epico scontro del 1° maggio 1988, quando la squadra di Sacchi si presentò dietro di un punto rispetto al Napoli di Maradona a tre giornate dalla fine e, guarda caso, dopo un derby vinto in modo autoritario e dominando la partita, proprio come avvenuto ora. Certamente quella partita aveva un'importanza decisamente maggiore, era un'autentica "finale scudetto" che il Milan vinse meritatamente 3-2 superando la squadra di Maradona in classifica e lanciandosi verso l'undicesimo scudetto, il primo dell'era Berlusconi. Questa sfida ha molto meno fascino e valore, visto che il Napoli è in posizione tranquilla e non ha più niente da chiedere a questo campionato, mentre il Milan lotta "solo" per il quarto posto, importante ma non molto prestigioso, ma anche in quest'occasione sta finendo il campionato in rimonta, seppur su altri rivali. Comunque il San Paolo è tutto esaurito, perchè che si tratta dell'ultima partita casalinga del Napoli e si gioca contro un avversario "storico"; all'andata il Milan vinse nettamente la prima partita dell'anno solare (guarda caso proprio come nel 1988) con un inequivocabile 5-2 in cui andarono a segno Ronaldo (doppietta), l'esordiente Pato e Kakà; nacque quella sera il fantasmagorico Ka-Pa-Ro, sigletta che doveva indicare un trio d'attacco delle meraviglie ma finì ben presto nel dimenticatoio, visti i gravi problemi fisici di Ronaldo e le successive disavventure rossonere.
Quelle sera doveva nascere un nuovo Milan tutto votato all'attacco ma poi ci fu un'involuzione che portò i rossoneri fuori dalla Champions e lontano anche dal quarto posto in campionato, al punto che il rinnovamento è stato azzerato, c'è stata la restaurazione dell'albero di Natale e del Milan "campione di tutto" che ora sta giocando bene, segnando a valanga e vincendo. Per ottenere l'obiettivo minino stagionale, Ancelotti si è dovuto affidare al gruppo storico, quello che non tradisce mai e ciò ha comportato anche il sacrificio del gioiellino Pato, che doveva essere il salvatore della patria e, invece, ultimamente ha giocato pochissimo, visto il rendimento "mostruoso" della coppia Inzaghi-Kakà là davanti (14 gol in due nelle ultime due partite). Inutile sottolineare che la formazione di Napoli sarà la stessa del derby e, più in generale, delle ultime giornate, con l'unica eccezione di Brocchi al posto dello squalificato Pirlo. Tocca ai fedelissimi di Ancelotti riportare il Milan nel suo ambiente naturale, frequentato con ottimi risultati nelle ultime stagioni, ovvero la Champions League; ancora un paio di sforzi e poi sarà fatta: vincere a Napoli vorrebbe dire escludere definitivamente dai giochi Sampdoria e Udinese e un eventuale contemporaneo passo falso della Fiorentina (sconfitta o pareggio) chiuderebbe la questione con una giornata di anticipo. Meglio non volare troppo in là con la fantasia e pensare solo a vincere a Napoli e poi contro l'Udinese, visto che ora i rossoneri non devono più aspettare buone notizie (comunque gradite) dagli altri campi; l'obiettivo ormai è lì ad un passo (anzi due) e sarebbe imperdonabile lasciarselo scappare proprio ora dopo tanti sforzi per agguantarlo, ma la partita di Napoli è la classica trappola, perchè si gioca contro una squadra che apparentemente non ha nulla da chiedere, ma sarà motivata a dare il meglio da un pubblico numeroso ed entusiasta. Partita con molte insidie, quindi, ma noi, come sempre ci crediamo; lo dimostra la solita foto di accompagnamento all'articolo che, a quanto pare, porta bene e continuo a riproporre settimana dopo settimana, anche perchè riassume alla perfezione il nostro pensiero; ci credevamo quando quei quattro punti sembravano beffardamente irrecuperabili, ovvio crederci ora a sorpasso finalmente effettuato, anche perchè, a quanto pare, questo meraviglioso gruppo non vuole smettere di stupirci e sta dimostrando di essere tutt'altro che finito.