PAGANIN A RFV, Vedo giocatori sconfortati. Jovic...

16.02.2023 17:31 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PAGANIN A RFV, Vedo giocatori sconfortati. Jovic...
FirenzeViola.it

Massimo Paganin, ex difensore cresciuto nel vivaio della Fiorentina e oggi opinionista di Mediaset, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola a poco tempo dal calcio d'inizio tra Braga e Fiorentina.

Il Braga arriva da favorito?
"Sì, anche vedendo la classifica. Questa è la più bella partita di questo round di Conference, per le qualità di entrambe. Passare questo scoglio per la Fiorentina sarebbe un salto di qualità dal punto di vista mentale. La Viola deve giocare su tanti fronti e ha pagato dazio. A Torino con la Juve ha giocato bene, così come a Roma con la Lazio. Manca però il gol".

Dove è la divergenza con lo scorso anno?
"I gol, sono troppi pochi quelli segnati. Cabral ha dato il suo contributo, però manca il terminale alto che concretizzi tutto il gioco fatto dalla squadra. Mancano le punte che danno profondità. Nico, Bonaventura e Ikonè sanno giocare nello spazio, ma serve un attaccante che lo liberi. E' difficile trovare soluzioni a stagione in corso, ma nel gioco la Fiorentina non mi sta dispiacendo".

Su Jovic: "Non è una prima punta".

Nico Gonzalez potrebbe fare la prima punta?
"Non ha quelle caratteristiche. Vlahovic amava attaccare la profondità e serve uno che faccia allo stesso modo: non ce ne sono tanti così. Italiano è in difficoltà per questo".

Sui gol subiti: "Dipendono da errori individuali, ma alla fine è coinvolta tutta la squadra. Vedo uno sconforto generale, ma forse servirebbe un atteggiamento più propositivo e ottimistico. In primis gli attaccanti non devono dare spazio ai difensori. Poi le responsabilità sono anche di centrocampisti e difensori. La Conference può dare stimoli diversi: sono curioso".

Il gol in trasferta i gol non valgono più doppio...
"Può essere cambiato l'atteggiamento, ma le gare vanno comunque preparate sui 180 minuti e in generale è cambiato poco".

Sulle squadre portoghesi: "Hanno qualità e mentalità europee. Costruiscono giocatori a livello mondiale. I calciatori lavorano per concetto, più che per posizione in campo".