VISTA DALLA CURVA: SINISA L'AVVERSARIO

La partita vista dalla Fiesole
23.10.2011 00:00 di  Vedo Viola   vedi letture
VISTA DALLA CURVA: SINISA L'AVVERSARIO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Ritorno allo stadio dopo venti giorni. Tanti, troppi per ritrovare facilmente l'abbonamento disperso nella bolgia dantesca della mia scrivania. E infatti arrivo a dieci minuti dall'inizio. Mi incrocio con Comotto e famiglia che si stanno dirigendo verso la tribuna e a passo svelto raggiungo la fila. Ovviamente becco quella dove si blocca il "caro" tornello. Entrando vedo alcuni "pezzi grossi" a colloquio, forse riguardo all'atteggiamento da seguire nei confronti della squadra e, soprattutto, del tecnico.
Intanto viene esposto uno striscione per Delio Rossi, l'ennesimo messaggio verso la dirigenza. Chissà se verrà recepito. A livello climatico rispetto all'ultima volta si è passati dalle magliette a giubbotti e sciarpe.
Nel primo tempo si attacca verso la Ferrovia, e in un paio di azioni pericolose in area loro c'è la maledetta telecamera di Sky posta dietro la porta che limita ulteriormente la già precaria visuale. In quel momento la Curva canta "Non c'è nessuno..." e allora viene da chiedersi come mai sta benedetta gru sia posta sotto la Fiesole e non sotto la Ferrovia, quasi sempre desolatamente semivuota. Sinceramente sarebbe meglio se a rimetterci fossero in mille che in diecimila. E oltretutto il colpo d'occhio anche per i tifosi a casa sarebbe sicuramente migliore.
Il primo quarto d'ora scivola via senza emozionare, e anche la Fiesole è piuttosto tiepidina. Poi il bambino la butta dentro al termine di un'azione che era sembrata a tutti viziata da un fallo. Pace, ogni tanto qualcosa anche a noi. Ci si risveglia tutti un pochino e il volume sale, però non sale la squadra che invece si siede come al solito, e il pareggio nel finale di tempo non sorprende. Poco prima il gentile Catellani, che qualcuno pensa sia quello di "Fantozzi contro tutti", ci aveva graziato di testa. Quando le squadre si avviano verso gli spogliatoi c'è chi fischia e chi applaude. Molti sono troppo depressi per fare l'uno o l'altro. Qualcuno discute, anche molto animatamente, perchè questa Viola non decolla, e a molti girano le scatole.


Si ricomincia, sperando che attaccare sotto la Fiesole porti consiglio. E al 17' il Bambino tira fuori dal cilindro una vera e propria magia: scarica di adrenalina per il gol e brividi per il gesto tecnico. Eccolo qui il vero Capitan Futuro, solo applausi per lui.
Intanto in Maratona si fanno notare una ventina di tifosi brasiliani, molto colorati e festanti, che all'ingresso di Romulo esultano per cinque minuti. Chissà se avesse segnato. Si comincia a pensare ai gobbi e qualcuno - per la verità pochi - canta anche un coro dal quale mi sono sempre dissociato. Molto meglio "Chi non salta è bianconero", utile anche per riscaldarsi un po'. Ci si mangia un paio di occasioni ma il Catania gioca bene, e ci castiga puntualmente nel finale. Il nuovo pareggio è una mazzata, per molti decisiva. E i trenta catanesi presenti giustamente fanno festa. Entra subito il Gila al posto di un Tanque anche oggi impalpabile ma ormai la frittata è fatta. Poi arriva l'espulsione di Sinisa, che scaglia a terra un pallone con una rabbia tale da farlo rimbalzare altissimo. E all'inevitabile espulsione si scatena la rabbia di tutto lo stadio, con Sinisa che si dirige verso il tunnel e la Fiesole che lo accoglie come come si fa con un avversario piuttosto odiato. Al coro "salta la panchina", che raggiunge una discreta potenza, si aggiungono i commenti poco lusinghieri e i gestacci dei singoli. Un Mihajlovic scuro in volto giunge al tunnel ma non lo imbocca, rimandendo a vedere gli ultimi spiccioli di una gara che aggrava, e non poco, la sua situazione già pericolante. Martedì tocca andare a far visita a "lei", nella sua casetta nuova di zecca costruita non si è ancora capito con cosa. Sarà a norma? Chissà. Quello che non è a norma è questo spettacolo sempre più modesto, con un centrocampo che non crea (Montolivo?) e un gioco che si riduce a Jovetic e/o Cerci contro tutti, con un Tanque a tratti imbarazzante. Vado a casa a mangiare ma la fame è poca. Come quella che sembra avere questa Fiorentina.