UNA FORZA RITROVATA
Alla lettura delle formazioni ufficiali, ieri mattina, ai più avrà sorpreso l'inserimento di Saponara nell'undici titolare. Non che ci fosse molto modo di pensarci, vista l'atmosfera allo stadio Franchi e in generale della città negli scorsi giorni, ma certamente non può essere passato in secondo piano il fatto che Saponara fosse uno dei migliori amici di Astori all'interno del gruppo gigliato, e che si sia rivelato tra i più toccati dopo la tragedia avvenuta al capitano viola. E a qualcuno può essere venuto in mente che la scelta di Pioli di puntare proprio ieri sul fantasista ex Empoli non fosse del tutto casuale, o perlomeno immotivata.
In realtà poi nella conferenza stampa del post-partita l'allenatore gigliato ha spiegato molto precisamente la scelta di Saponara: "È un ragazzo sensibile. Non ho fatto scelte sulla base di chi ha sofferto meno: tutti stiamo soffrendo tanto. Ho scelto Riccardo perché sta bene e può dare". Un'investitura a prescindere dal dolore, dunque, anche se accompagnata dall'ennesima conferma della sensibilità del ragazzo. Che ieri è stato mosso da una forza sconosciuta per lui da quando è arrivato a Firenze. La condizione molto particolare della sfida lo ha fatto giocare più libero. La sua prestazione è stata ottima, e si è rivisto a sprazzi il trequartista apprezzato a pochi km di distanza dal Franchi, nell'empolese. Nel dolore Saponara ha ritrovato una forza che pareva aver perso. Perché a volte la sofferenza fa tirare fuori risorse impensabili.